CASERTA. La procura sequestra la piscina provinciale di via Laviano. Presidente Agis Peppe Guida è indagato

23 Marzo 2023 - 13:26

La decisione arriva a seguito della miriade di esposti presentati dai residenti della zona, fortemente disturbati dai rumori delle pompe di calore installate da poco. L’attività interna continuerà grazie ad un dissequestro provvisorio operato dallo stesso magistrato Giacomo Urbano, a condizione che le pompe rimangano rigorosamente spente

CASERTA – Il pubblico ministero della procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere Giacomo Urbano ha sequestrato l’intero impianto della piscina provinciale olimpionica di via Laviano, a Caserta. Successivamente, su istanza dell’Agis, l’agenzia dell’amministrazione provinciale di Caserta che gestisce la struttura ma anche le altre di proprietà della provincia, il palazzetto dello sport di via Medaglie d’Oro, attiguo allo stadio Pinto, e lo Stadio del Tennis di Santa Maria Capua Vetere, a due passi dallo stadio Piccirillo, ha provveduto al dissequestro, in considerazione della significativa attività che si sviluppa all’interno di questa piscina da parte di piccole società sportive le quali garantiscono un servizio rispetto cui non si può attribuire anche un connotato di tipo sociale.

Il dissequestro temporaneo è stato, però, vincolato alla condizione dello spegnimento immediato delle pompe di calore, installate da qualche mese per decisione dell’Agis e del suo presidente, lo strafedelissimo di Giorgio Magliocca, nonché sindaco di Arienzo, nonchè coordinatore di Forza Italia per Caserta e provincia, su mandato di Magliocca,

ovvero Peppe Guida, che è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di inquinamento acustico.

La decisione del pm non è un fulmine a ciel sereno, ma è frutto anche di una serie di esposti – di cui CasertaCE ha scritto in un paio di occasioni (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ULTIMO NOSTRO ARTICOLO) – derivati da un’accorata lamentela e causata dalle forti emissioni acustiche delle citate pompe di calore, che hanno sostituito il vecchio sistema di riscaldamento per una scelta che il presidente Agis Giuseppe Guida ha legato alla necessità di risparmiare sui costi dell’energia, ma che ha incrociato molte critiche, a partire dalle nostre, riguardanti una scelta che produce un piccolo risparmio economico in un contesto, quello dell’amministrazione provinciale, connotato da sprechi inenarrabili e utilizzo estremo del pubblico danaro da milioni e milioni di euro tra incarichi, affidamenti vari e anche per quello che è diventato un chiaro sovradimensionamento clientelare del personale interno, all’indomani di quella vera e propria orgia di concorsi-barzelletta di cui hanno beneficiato figli di, parenti di e chi più ne ha, più ne metta.