CASERTA LO STRAPPO. Italia Viva passa il Rubicone: “Non andremo con Carlo Marino alle elezioni, siamo alternativi al suo modo di governare”

11 Dicembre 2020 - 14:02

CASERTA ( g.g.)  –  Ci sono momenti in cui il sindaco di Caserta Carlo Marino rischia  seriamente di diventare prigioniero di se stesso e della sua inconsapevolezza sul fatto che . ormai, usando una espressione molto conosciuta e appena colorita, “ lui è carta conosciuta“. Prigioniero e incapace di rimodulare, tenendo conto che il suo modo di essere è ormai ” sgamato” le proprie strategie politiche per l’impalcatura dei tatticismi che onestamente non impressionano più alcuno.

Per cui, far intervenire il suo amico sindaco di Ercolano, nonché segretario provinciale di Napoli di Italia Viva, ha sortito esattamente l’effetto contrario rispetto agli obiettivi per cui Marino quella dichiarazione aveva chiaramente compulsato.

Insomma,  se fino a un paio di settimane fa la discussione all’interno del partito di Renzi, che in provincia di Caserta ha riportato una significativa affermazione alle ultime elezioni regionali, era aperto e una voce significativa era anche quella dei pur pochi, in realtà solo uno, Antonucci,  di coloro che peroravano un’ alleanza elettorale con Carlo Marino, ora, anche alla luce di quella menata di ingegno dell’intervento del sindaco di Ercolano, ha preso nettamente il sopravvento quella parte del Italia Viva che con Carlo Marino non vuole avere più nulla a che fare escludendo, conseguentemente, una possibile alleanza alle prossime elezioni della primavera.

Mario Russo, stamattina, durante la seduta del consiglio comunale, ha detto chiaro e tondo, e lo ha ricordato a qualche smemorato presente in aula, che già da tempo Italia Viva ha assunto  una posizione molto critica nei confronti del sindaco Marino, della sua amministrazione e della sua maggioranza; già da tempo, ha aggiunto Mario Russo,  Italia Viva ha votato contro le le iniziative dell’amministrazione. e contro i documenti fondamentali della stessa, a partire dai bilanci. Strumentale sarebbero, dunque, ad avviso, di Mario Russo,  i rilievi  mossi all’indirizzo del partito di Renzi su una sua presunta incoerenza.

Tra l’altro, questo lo rimarchiamo noi,  una cosa é passare dalla minoranza alla maggioranza, pur promuovendo ribaltoni, altra cosa, che appartiene anche alla nobiltà della buona politica  è rinunciare ai privilegi  che derivano dall’ essere consiglieri  di maggioranza,  per andare a svolgere  la scomoda funzione di rappresentante di un’ opposizione o di un’ ex maggioranza, che si ritiene tradita in quelli che erano i tratti identificativi  e identitari del progetto politico che a suo tempo fu appoggiato da alcuni consiglieri comunali, i quali oggi,  ritrovandosi in Italia viva, si sono anche ritrovati nell’idea della non presentabilità di questo modello di governo che ha tradito tutti  i propositi e le linee programmatiche annunciate prima delle elezioni del 2016.

Per quanto riguarda ancora Mario  Russo,  qui sotto pubblichiamo  la premessa del suo intervento con cui ha chiarito, stamattina, in consiglio comunale  che Italia viva, ormai,  si sente motore di un progetto elettorale alternativo a quello di Carlo Marino. Ovviamente,  rimanendo all’interno di un’area di centro  costruendo una  terza posizione rispetto a quella imperniata sul sindaco uscente e su una parte del  PD e rispetto a quella interpretata dal centro-destra.

 

QUI SOTTO IL TESTO DI PREMESSA DELL’INTERVENTO DI MARIO RUSSO:

Caro sindaco, in questa prima esperienza da consigliere comunale ho imparato che i consigli sulle materie finanziarie ogni volta rappresentano per Lei un nuovo esame. Come quello di uno studente che si presenta al banco di prova per verificare se l’impegno profuso basterà a superare il momento dell’interrogazione. Devo dire che fino ad ora Lei ha sempre superato l’esame, ma mentre all’inizio con il massimo dei voti ed in alcuni casi anche in maniera brillante, l’impressione è che andando avanti superare la prova sia diventato sempre più difficoltoso ed ultimamente riesca a farlo per il rotto della cuffia.
Uno studente molto promettente che pian piano ha confuso il superare l’esame con il costruire il proprio futuro con conoscenza e l’affinamento delle proprie indiscutibili qualità. È come per uno studente a volte la differenza risiede nei compagni di studio, a mio modesto avviso ritengo che anche per Lei il lento e inesorabile declino dipenda dalla scelta dei compagni che ha di volta in volta scelto. Quelli stessi compagni con cui dovrebbe provare di qui a poco ad affrontare l’esame più importante, non più quello del consiglio comunale, che in qualche modo ha sempre superato, ma quello dei nostri concittadini. L’esame di una città che, secondo me, ancora non ha capito se ha di fronte uno studente brillante che ha promesso un cambiamento importante e agognato dopo il commissariamento, che ha annunciato tante volte azioni condivisibili oppure uno studente temporeggiatore che ha messo in atto solo azioni di captatio benevolentia per superare la prova. Siamo ormai praticamente alla fine del percorso e il dubbio rimane, alla città e anche a noi. Noi che all’inizio l’abbiamo sostenuta. Noi che abbiamo creduto che i debiti fuori bilancio potessero essere un retaggio delle precedenti amministrazioni, che tante volte abbiamo condannato nella forma e nella sostanza. Noi che avevamo che potesse essere davvero possibile istituire un modello di precontenzioso, nel caso specifico, vista la bassissima percentuale di successo in giudizio dell’ente. Noi che pensavamo, che come sottolineato dal parere dei revisori, non ci fosse più l’abitudine di tirar fuori dai cassetti debiti. Che i fondi accantonati in bilancio non fossero un mero numero per la soccombenza da vertenza, ma soprattutto fossero un ultima ratio. Immaginavamo, infatti, che bastasse aver più volte chiesto di andare a fondo sulle responsabilità di chi ha il compito di vigilare e non lo fa, di chi ha il compito di garantire la normalità e non lo fa, insomma di chi materialmente crea le condizioni per cui oggi si debbano approvare dei debiti fuori bilancio derivanti prevalentemente da sentenze che rilevano l’incuria stradale.
Caro Sindaco, le risparmio le dichiarazioni a verbale con cui Lei studente brillante ha superato le prime prove dei debiti fuori bilancio. Oggi per noi non sarebbero più credibili, ma soprattutto dubitiamo fortemente siano credibili per il futuro esame che dovrà sostenere.
Italia Viva, con determinazione rivendica la necessità di pensare al futuro dei nostri concittadini e della nostra città.
Probabilmente, questo messaggio è difficile da far comprendere ai suoi compagni troppo concentrati sull’esame del giorno.
Quegli stessi compagni che troppo spesso appellandosi al nostro posizionamento politico, che ribadiamo e rivendichiamo, nell’ambito del centro sinistra si chiedono come mai non ci siamo presentati al loro fianco all’esame dimenticando che, dopo aver criticato a lungo il metodo di studio e l’impegno, che ormai da tempo non studiamo più insieme. Abbiamo orgogliosamente rinunciato da tempo a far parte di questa maggioranza, abbiamo anteposto il futuro esame alla odierna rappresentanza nella sua giunta.
D’altra parte, anche all’indomani del successo elettorale della coalizione di centro sinistra che ha portato all’elezione del Presidente De Luca e che ha visto Italia Viva affermarsi non solo con un proprio rappresentante in consiglio, ma anche con un esponente casertano in giunta regionale, neanche allora si è sentito il bisogno da parte delle forze di centro sinistra di aprire un tavolo di confronto serio e tematico con i nostri rappresentanti per cercare di condividere un progetto di studio attuale e futuro. Questo sindaco, in onestà intellettuale, non può e non deve essere imputato a Lei, ma ai compagni di viaggio che Lei ha scelto e rappresenta e a cui oggi deve chiedere sostegno per il superamento dell’ennesimo esame che magari la vedrà balbettare a tratti ma che comunque riuscirà a superare. Ma accetti un consiglio, non creda e non pensi che questo le possa bastare per il futuro. Perché se oggi, ancora una volta, da forza responsabile di centro sinistra quale siamo, al momento del voto le permetteremo di superare l’ostacolo, questo non vuol dire che siamo disposti a farlo per il futuro della nostra città. Siamo disposti a scegliere per i nostri concittadini anche nuovi studenti, magari meno brillanti di lei, con cui però troveremo affinità e costanza di studio.