CASERTA Ora è certo: il biodigestore si farà a un passo dalla Reggia. Mentre Marino “Bella ciao” garantiva il contrario, lui e Biondi nei giorni elettorali inondavano di pec la Regione

27 Ottobre 2021 - 17:00

In calce all’articolo la nota emessa oggi dalla stessa Regione Campania la quale comunica di avere pubblicato ufficialmente nel suo sito istituzionale lo Studio preliminare ambientale. Tra trenta giorni si procederà alla concessione della Via.

 

CASERTA (gianluigi guarino) C’è pure chi si sorprende davanti a cose del genere. In verità lo fanno in pochi, anzi in pochissimi, visto che la maggior parte dei cittadini di Caserta come sottolineato nel giorno del ballottaggio, prova benessere nel vivere immersa fino al collo in una enorme distesa di merda. Questa storia del biodigestore viene citata da tanti, ma se avesse rappresentato realmente un problema autentico, in grado di far riflettere e decidere la società civile, le elezioni comunali sarebbero andate diversamente.

Però Casertace fa il suo dovere e deve affermare che nessuna sorpresa determinano documenti come quello che pubblichiamo in calce e che ci informa del formale inizio di una delle ultime procedure occorrenti per varare l’ultima parte del progetto e, dunque, per aprire la strada ad una certa costruzione dell’impianto di trattamento della parte umida dei rifiuti, nell’ormai rinomatissima località Ponteselice a un passo dalla Reggia di Caserta e da quel rione Acquaviva che, a proposito di merda fino al collo, ha votato ancora Carlo

Marino che gli costruirà l’impianto a cento metri in linea d’aria dai suoi palazzi e dalle sue case.

Carlo Marino è un bugiardo. Embe? E qual è la novità? Lui ha fatto della bugia una risorsa fondamentale della sua affermazione in politica. Lui è un artista, un virtuoso della balla. Però il suo talento risalta anche di più perché dall’altra parte ha i casertani i quali, amando l’immersione nel liquido o solido di cui prima, non sanno nulla, proprio nulla di nulla e a malapena ricordano la strada per tornare a casa loro di sera. E’ ineluttabile che il biodigestore sia costruito in località Ponteselice. Carlo Marino ha osato l’inosabile, garantendo e promettendo e non sarà così, in quanto sapeva bene che nessuno glielo avrebbe rinfacciato dopo. La Regione Campania, come si legge dal documento che pubblichiamo in calce, dopo aver dato riscontro alle vere e proprie implorazioni di Carlo Marino e dell’ingegnere Franco Biondi finalizzate ad ottenere attraverso l’unico modo possibile, cioè il progetto di località Ponteselice in via Enrico Mattei, il finanziamento di 26 milioni e passa, ora ha lanciato un ultimo sprint: “Istanza di rilascio del parere di assoggettabilità alla Via …” . Il resto lo leggete nel documento. La parola istanza significa quello che significa e cioè che il Comune di Caserta in più occasioni, come vedremo, ha svolto tutte quante le sue incombenze consistenti soprattutto in trasmissioni documentali, affinché la Regione rilasci il placet sotto forma di Valutazione dell’impatto ambientale dopo avere esaminato lo Studio preliminare ambientale.

Trasferiamoci qualche centimetro più in basso nella nota firmata dal dirigente della Regione Simona Brancaccio: “Con la presente si comunica che lo scrivente ufficio (cioè ‘quello della regione, ndr) ha provveduto alla pubblicazione nel proprio sito web dello Studio preliminare ambientale relativo all’istanza in epigrafe acquisita al protocollo regionale n. 451020 del 13/09/2021 come integrata con note acquisita al prot. reg. n. 486016 del 01/10/2021 e successive pec dell’11/10/2021 e del 26/10/2021 , contrassegnata con Cup 9100”.

Certo per uno che ha giurato solennemente che non insedierà il biodigestore in località Ponteselice è esercizio di attività piuttosto singolare. Una sequela di atti, tra istanze, integrazioni, ulteriori integrazioni spedite fino alla giornata di ieri; e meno male che in Italia si vota di domenica, perché altrimenti mentre Marino prometteva ai residenti di rione Acquaviva la cancellazione del sito in località Ponteselice, lui e Biondi avrebbero spedito documenti alla Regione anche ad urne aperte. Lo hanno fatto il primo ottobre, ultimo giorno della campagna elettorale, lo hanno fatto il giorno 11 ottobre, cioè il lunedì prima del ballottaggio, nei giorni in cui l’ineffabile faccia di bronzo di Puccianiello dava del “bambolotto” a Zinzi in quanto questi osava mettere in dubbio il suo proposito di revoca della scelta di localizzazione del biodigestore.

Nessuna considerazione finale perché poi non è che dobbiamo ancora dimostrare qualcosa sul livello morale di questo sindaco e di molti che lo hanno sostenuto nella più orribile delle elezioni.

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COMUNICAZ. ART. 19 D. LGS. 152.06