LA NOTA. Arrestato per presunta corruzione il governatore Toti. Che bello vivere nella regione e nella provincia degli onesti. Qui c’è una politica che non ruba e non imbroglia. CasertaCE? Solo una sabotatrice

7 Maggio 2024 - 21:42

Dopo le ordinanze di Bari, del Piemonte, stamattina è la volta della Liguria. Che bello risvegliarsi e sentirsi isola felice. E allora al turismo dei paesaggi, della gastronomia e della cultura, si aggiunga il turismo della legalità

CASERTA (gianluigi guarino) – Dopo le indagini svolte in Piemonte che hanno coinvolto politici del PD e del centro sinistra, dopo quelle pugliesi, ugualmente attinenti a presunte attività illegali dello stesso schieramento, stamattina è stata la volta del centro destra, con l’arresto del presidente della regione Liguria ed ex giornalista di Rete 4, Giovanni Toti, esponente dei centristi di Lupi, Cesa e compagnia, ristretto ai domiciliari con l’accusa di corruzione, così come Aldo Spinelli, noto imprenditore in quanto ex presidente del Genoa Calcio e dell’AS Livorno.

74 mila euro che sarebbero stati utilizzati per la campagna elettorale e introitati nei comitati per Toti e versati da Roberto e Aldo Spinelli in cambio, questa l’ipotesi di reato formulata dalla procura di Genova, di una serie di facilitazioni per le società della famiglia dell’ex proprietario del Grifone che ha grandi interessi nel capoluogo ligure.

Da più di un mese, da quando sono esplosi i primi scandali relativi a presunti casi di corruzione nella pubblica amministrazione sparsi per l’Italia, stiamo vivendo un autentico stato di grazia. Noi, qui a Caserta e provincia, camminiamo a due metri da terra, su una nuvoletta rosa. E

per la prima volta ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo avuto a nascere e a vivere in Campania e in particolare in provincia di Terra di Lavoro dove, in onore di questo nome storico, si lavora sodo, dalle 5 del mattino fino alle 8 di sera, e non si ruba.

La nostra zona è un’anomalia fortunata, quella che si definisce un’isola felice.

Siamo dei Dr.Jekyll in un mare di Mr.Hyde. In una penisola di mariuoli, Caserta e tutta la sua provincia è sono un’eccezione che conferma la regola e di cui si può godere. E allora è doveroso formulare un’offerta in grado di cogliere più obiettivi. Al riguardo noi ci sentiamo di formulare una proposta.

C’è il turismo culturale, c’è il turismo balneare, c’è quello enogastronomico e ora la Campania e questa provincia devono diventare il terminale del turismo della legalità.

Perché se negli ultimi dieci anni si contano probabilmente sulle dita di una mano sola le indagini e i provvedimenti dell’autorità giudiziaria su casi comunque minori, comunque riguardanti personaggi non certo titolari di cariche fondamentali, vuol dire che qui c’è un tessuto sano, pulito che non è disposto a recidere un cordone ombelicale biologico, carnale con l’onestà.

Insomma, la Repubblica dei mariuoli contrapposta alla Provincia degli onesti. E francamente questo CasertaCe ha proprio rotto le palle con tutte quelle determine, tutte quelle delibere amministrative la cui pubblicazione è finalizzata solamente a sabotare, a mettere in evidenza una realtà che, sempre in evidenza, non esiste.

Perché se ci fosse, qui c’è la stessa magistratura che scrive sulle stesse carte intestate, in cui campeggia la stella della Repubblica Italiana, su cui a loro volta vergano i propri atti le magistrature di Bari, Genova, Torino.

E allora, abbasso l’Italia dei ladroni, viva la Provincia dei probi.