LE FOTO. CASERTA. Piazza Carlo di Borbone un real… campo di calcio e corsia preferenziale per scooteristi
18 Marzo 2023 - 18:44
Ieri la notizia del furto della mattonella nella sala Joli degli appartamenti storici. Oggi il solito fine settimana dei casertani nella piazza antistante la Reggia.
CASERTA (pm) La Reggia è motivo continuo di spunti per il cronista. Stamattina, da un giro in zona anche per raccogliere qualche aggiornamento sull’asportazione della mattonella nella sala Joli degli appartamenti storici, di cui abbiamo raccontato ieri (clicca qui per leggere l’articolo)
Cominciamo dalla piazza Carlo di Borbone, la quale nonostante il nuovo nome che senza reale fondamento le si è voluto dare – da piazza Carlo III che era, ingenerando tutta la confusione possibile rispetto allo storico vialone che ha mantenuto l’appellativo tradizionale – nessuna novità presenta con riguardo all’annoso scadimento in cui versa. I prati di quella che dovrebbero essere una piazza monumentale, a parte la loro condizione, sono sempre utilizzati come un comune campo giochi, dove ognuno può andare a praticare liberamente il proprio passatempo o fare come vuole.
E’ invalsa questa idea, come si sa, perché la città, assediata tuttora ed a tutta forza dal cemento, non offre ai suoi abitanti un parco verde che sia tale e, gira gira, ragazzi, comitive, sportivi di tutte le discipline, famiglie con i bambini finiscono per andare lì. Chi a correre in tenute atletiche o a fare esercizi ginnastici, chi a fare ciclocross, chi a prendere il sole, chi a far correre i bambini o i cani, a seconda dei casi, i quali cani non vedono l’ora, costretti per lo più in civili appartamenti, di escrementare.
E poi perché non uno delle forze di polizia che vigilano sull’area si azzarda – coartati da un clima di anarchia sociale che non riconosce ormai nessuna autorità e suscita reazioni scomposte ad ogni forma di controllo – a richiamare tali persone al rispetto del regolamento comunale (sic!) che vieta esattamente tutte queste condotte.
Oltre che campo giochi, come abbiamo detto, la piazza è tenuta come scorciatoia per auto-motociclisti che non vogliono allungare la strada trafficata per uscire o entrare in città.
Stamattina era un centauro attempato a imboccare il piazzale, ma generalmente sono automobili, specie degli uffici pubblici, come abbiamo potuto constatare in molte occasioni.
Anche senza necessità, ma probabilmente immaginandosi titolari di una esenzione funzionale, preferiscono imboccare quel percorso. Con analogo ragionamento, centrato forse più sulla sicurezza, tagliano di là anche molti furgoni portavalori. Sta di fatto che il via vai è continuo e libero perché nessuno mai controlla nessuno.
Veniamo al monumento. Vorremmo ricordare che per il relativamente recente restauro della facciata esterna è stata spesa una fortuna del bilancio erariale. Ma va benissimo, perché palazzo reale deve essere salvaguardato. Va meno bene quando succede che già si vedono spuntare qua e là e svilupparsi apprezzabilmente piante parassitarie, che dovrebbero essere tolte immediatamente attraverso una elementare pianificazione di interventi di manutenzione spicciola.
Trovandoci in argomento, diamo qualche aggiornamento e rendiamo una precisazione.
Circa la mattonella involata, ci risulta che siano intervenuti i carabinieri e chissà se dalla visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza non riescano a ricostruire in breve tempo i fatti.
Quanto al palazzo del Boschetto, che sta ricevendo l’attenzione che si riserva ad un deposito di ferrivecchi, informiamo che stamattina presentava ancora la porta di accesso bellamente spalancata. Nessuno si preoccupa di andarla a chiudere, come chiunque farebbe, a casa proprio, persino con lo sgabuzzino delle scope posto in cortile.
La precisazione, invece, la dobbiamo poiché ieri, nel nostro articolo sul furto, abbiamo anche dato conto delle voci che corrono su social cittadini sulla Reggia circa una raccolta differenziata non corretta che avverrebbe presso il monumento.
Nell’occasione abbiamo pubblicato le foto di un momento della rimozione delle buste dei distinti rifiuti dai propri contenitori. Ciò non vuol dire che fossero dimostrative di alcunché, come noi stessi abbiamo precisato.
Intanto, perché le buste ben possono contenere all’origine scarti misti per errore di chi cestina l’immondizia e poi perché non ci siamo occupati del trattamento ulteriore che ricevono i rifiuti per l’avvio alla discarica.
La nostra era una pura avvertenza per quello che abbiamo sentito dire, né più né meno. E non ci piace di far finta di niente.
L’erba parassitaria che cresce sulla facciata della Reggia