CASERTA. PIPPODAURIA SUPERSTAR. L’impiegato delle mazzette, il più amato da Carlo Marino, nominato viceRUP sui lavori assegnati ad Ubaldo Caprio

25 Gennaio 2022 - 20:45

In 8 giorni possono cambiare parecchie cose. Sono otto, infatti, i fogli del calendario che passano dall’incarico di supporto che Biondi gli affida collegialmente assieme ad altri dipendenti di Palazzo Castropiganno, al momento in cui il funzionario si ritrova agli arresti domiciliari per l’indagine rifiuti, che vede nei guai anche il sindaco

CASERTA – In 8 giorni possono cambiare parecchie cose. Fino a 8 giorni è quanto resisterebbero – ad esempio – le particelle della variante omicron sulle superfici, secondo uno studio dell’università di medicina della città di Kyoto, in Giappone.

8 giorni, poi, sono anche quelli che sono passati dal giorno in cui il dirigente del comune di Caserta Franco Biondi ha nominato Pippo D’Auria all’interno dell’ufficio di supporto praticamente a se stesso, cioè responsabile unico del procedimento dei lavori di valorizzazione del Belvedere di San Leucio, al momento in cui il funzionario di Palazzo Castropignano ha trovato i carabinieri a casa che gli hanno notificato l’arresto, misura cautelare poi cessata il 7 gennaio di quest’anno.

Infatti, il 15 dicembre 2021 in una determina che potrete trovare in calce all’articolo, veniva segnalato come membro di questo ufficio di supporto all’attività del dirigente Bondi per quanto riguarda i lavori di recupero e valorizzazione del complesso monumentale del Belvedere di San Leucio.

Tra i vari dipendenti dell’amministrazione nominati, in tutto nove, c’è anche il nome di D’Auria. Questo avviene il 15 dicembre 2021 e 8 giorni dopo, il 23 dicembre 2021 veniva resa nota la misura degli arresti domiciliari proprio a carico del funzionario del comune di Caserta.

D’Auria, assieme a Carlo Savoia, all’ex dirigente Marcello Iovino e al sindaco Carlo Marino, è indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli per la vicenda relativa all’appalto da 116 milioni sulla gestione dei rifiuti in città. Va ricordato che questa indagine ha preso il via nel novembre 2018, quando lo stesso sindaco Carlo Marino ha ricevuto la visita dai carabinieri e di un magistrato per subire una perquisizione, operazione che riceve il via libera del giudice dopo la richiesta della Dda partenopea.

Già due anni fa scrivevamo di come Pippo D’Auria, nonostante questa pesante indagine che l’ha visto finire anche agli arresti domiciliari addirittura tre anni dopo, è sempre rimasto al centro delle attività del comune di Caserta. Pochi mesi dopo aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Dda, infatti, il funzionario D’Auria aveva ricevuto il compito di occuparsi dei certificati antimafia delle imprese che manifestavano la volontà di partecipare a gare d’appalto bandite da Palazzo Castropignano, su nomina dello stesso Carlo Marino, come detto, anch’egli indagato.

Ora, invece, troviamo il nome di D’Auria attorno ad una gara d’appalto molto importante, dal valore di oltre un milione di euro che, come altre commesse bandite dal comune di Caserta, è finita nella lista delle attività gestite dall’imprenditore Ubaldo Caprio.

Inutile dirlo, ma lo diciamo: tra l’indagine relativa ad Energeticambiente, a Carlo Savoia e i rifiuti del capoluogo e Ubaldo Caprio non c’è una cosa in comune, non esiste alcun collegamento che non siano i nomi dei dirigenti che hanno navigato attorno alle due commesse ben diverse come valore economico (circa 115 milioni di euro di differenza). Questa nomina, però, dimostra come sugli appalti del comune di Caserta a sei zeri il nome di D’Auria non è mancato. A dimostrazione del fatto, quindi, che Carlo Marino e i suoi uomini di fiducia, Franco Biondi e Giovanni Natale, hanno sempre tenuto in considerazione D’Auria, nonostante sia tutt’oggi indagato per turbativa d’asta e falso. Un’accusa ritenuta talmente grave dai giudici dell’antimafia napoletano che è stato necessario chiederne l’arresto.

LEGGI LA NOMINA DEL DIRIGENTE BIONDI