CASERTA. PROSEGUE IL PROGETTO RICOTTAN. Che invenzione i tre moschettieri Biondi-Vitelli-De Rosa. Per la prima volta affidamento diretto con avvalimento sulla manutenzione delle scuole materne, elementari e medie della città

21 Agosto 2023 - 15:00

Quasi 140 mila euro ad una società di Baia Domizia nata meno di un anno fa. Troppo acerba? A quanto pare sì. Non ha neanche i requisiti per l’affidamento

CASERTA – Le vie degli affidamenti diretti estrosi sono infinite.

E, come al solito, si fa notare l’Ufficio Tecnico del comune di Caserta, formato da Franco Biondi – più volte inquisito e che in linea di massimo dovrebbe trovarsi a giudizio per l’area parcheggio di via San Carlo, in presunta connection con professionisti assimilati, secondo la Dda di Napoli, al clan dei Casalesi (Nocera, cliente dell’avvocato-sindaco Carlo Marino, e compagnia), fazione Zagaria – da Raffaele De Rosa, per gli amici Lello, chiacchieratissimo ingegnere di Casapesenna, con un lunghissimo trascorso nell’Area Tecnica più attenzionata del mondo, quella del comune di Teverola, dopo essere stato vicesindaco del suo comune, lui diessino dell’area di Lorenzo Diana, in piena concordia con il primo cittadino Fortunato Zagaria, di Forza Italia, e a sua volta inquisito insieme al super boss, una piazza che Lello De Rosa continua a tenere nelle mani attraverso il fratello Marcello De Rosa, da anni sindaco e delegato alla Viabilità alla Provincia di Caserta targata Zannini-Magliocca, e ancora, a completamento del terzetto dell’Utc del capoluogo,

Luigi Vitelli che, tutto sommato, rispetto ai primi due fa la figura del classico pescietiello di cannuccia, in quanto è “solamente” sotto processo per il reato di concussione che avrebbe consumato, secondo la contestazione della procura sammaritana, nei confronti di una commerciante del mercato ortofrutticolo all’ingrosso di San Tammaro, quando egli era alla guida di quell’Ufficio Tecnico e avrebbe chiesto orologi preziosi in cambio di licenze, in coppia con l’allora comandante dei vigili urbani Giuseppe Vastante, co-imputato nello stesso processo.

Con l’assunzione di Lello De Rosa, lo scorso dicembre parlammo di una trasposizione casertana del Progetto Manhattan, per capirci, quello con cui gli Stati Uniti assoldarono i più importanti scienziati del mondo per costruire un’arma, la bomba atomica poi gettata il 6 agosto del 1945 su Hiroshima e il 9 agosto successivo su Nagasaki, che potesse scrivere la parola fine al conflitto mondiale scoppiato nel 1939.

Ma vista la visione differente degli intenti e il luogo, lo definimmo come Progetto Ricottan (CLICCA E LEGGI).

Tornando all’estrosità di cui sopra, non riusciamo a non utilizzare questo termine rispetto al contenuto della determina firmata dall’ingegnere Vitelli l’11 agosto scorso, la numero 1040.

In un caldo venerdì prima di Ferragosto, infatti, il comune di Caserta ha deciso che fosse giunto il momento di occuparsi della manutenzione straordinaria di tutte le scuole, dalle materne alle medie, di competenza di palazzo Castropignano. Un incarico importante, un lavoro centrale vista la delicatezza dell’argomento: la qualità delle strutture in cui migliaia di bimbi e giovanissimi casertani passano gran parte della loro giornata.

Deciso il lavoro, deciso anche l’importo da spendere: 136 mila euro e rotti. Una somma importante ma inferiore a quella soglia – 150 mila euro – che il nuovo Codice degli appalti 2023 segnala come limite, punto di partenza per cui è necessario contattare più aziende. Ovvero, sotto i 150 mila euro si può attivare una procedura di affidamento diretto.

Si può, attenzione, non “si deve”. E, sorprendentissimamente, l’Utc di Caserta opera la scelta dell’affidamento diretto e paradiretto (niente cambia nella sostanza), andando a contattare una specifica impresa scelta dal dirigente dal Mepa, quel mercato elettronico della pubblica amministrazione che nella nostra provincia è utilizzato – torniamo all’inizio del pezzo – in maniera estrosa.

Generali Costruzioni Italiane Srl semplificata. E’ questo il nome dell’impresa scelta dal Mepa da Vitelli. La società ha sede a Baia Domizia, nell’area di Sessa Aurunca, al Parco dei Lecci ed è guidata dall’amministratore Raffaele Capasso.

Ancora una volta, come nell’ormai famigerato caso della Venti.Due Costruzioni (CLICCA E LEGGI), l’Ufficio Tecnico decide di premiare un’impresa neonata, leggermente “più vecchia” del caso dell’imprenditore 25enne di Casapesenna, ma che non ha neanche un anno di età, essendo stata costituita nel settembre 2022.

Impresa acerba, forse troppo? Probabilmente sì, visto che la GE.CO.IT. Srls non ha neanche i requisiti per i lavori di manutenzione straordinaria nelle scuole casertane. Non lo diciamo noi, non lo dice CasertaCE, ma lo scrive lo stesso ingegnere Vitelli.

L’affidamento, infatti, con un ribasso del 3%, andrà alle GE.CO.IT. ma solo grazie al supporto tecnico o amministrativo (non viene specificato la tipologia di avvalimento) di un’altra società, la Aeffe S.p.A, con sede in Sant’Antimo, che ha come amministratrice la signora Emma Arangia.

133.928,57 euro, quindi, si dirigeranno verso una società che non avrebbe i requisiti per ricevere tale cifra, visto che non ha i requisiti per tali lavori. Forse, non ne siamo certi, potrebbe essere un caso unico: per la prima volta, infatti, secondo le nostre ricerche, è stata affidata in maniera diretta, discrezionale, arbitraria una commessa per lavori ad una società senza i requisiti previsti dalla norma.

Possiamo definire sconcertante la scelta dell’amministrazione del sindaco Carlo Marino di affidare lavori importantissimi sulla manutenzione delle scuole, che a Caserta già non brillano per le loro condizioni, ad un’impresa così acerba e con una provata carenza di requisiti sul compito che dovrà svolgere? A nostro avviso, sì.

Questa storia mostra come sia possibile distruggere, trasformare la missione di un provvedimento nato dal governo nazionale. Il nuovo Codice degli appalti, infatti, è stato costituito con l’obiettivo di snellire le procedure di gara. Procedimenti più veloci, incarichi più rapidi, cantiere che partono prima, in pratica.

A Caserta, invece, questa normativa viene utilizzata in maniera estrosa, un’operazione che dà spago ai critici del governo guidato da Giorgia Meloni, come ad esempio il direttore del Fatto Marco Travaglio, giornale, si sa, molto vicino all’opposizione targata M5S il quale segnalava come queste nuove soglie degli affidamenti avrebbero portato a troppo potere negli uffici tecnici e, quindi, a commesse dalla natura estrosa.

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