CASERTA. Quelli del dissesto dicono sì alla richiesta da oltre 40 milioni di euro di Mario Granata Pagano. Eccola cifra finale e quando sarà pagata

10 Giugno 2022 - 19:03

CASERTA – Ricordate la storia del credito vantato dalla società di Mario Granata Pagano? Probabilmente sì. La Sace vanta nei confronti del comune di Caserta un credito del valore di 47 milioni di euro, quasi 48, a dirla tutta.

Nelle scorse settimane l’imprenditore, che per anni è stato titolare di molti servizi e molto infrastrutture della città, è andato all’attacco dell’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Marino.

In pochi mesi, infatti, ha notificato istanze di pignoramento di diversi beni del comune capoluogo. All’inizio partì con il parcheggio interrato di piazza Carlo di Borbone, poi la caserma Pollio e qualche giorno fa l’atto di espropriazione immobiliare richiesto per lo stadio Alberto Pinto.

In queste ore, arriva quella che è forse la notizia più importante relativamente alla situazione debitoria del comune di Caserta. L’organismo straordinario di liquidazione, cioè quell’ente che si sta occupando dei debiti del secondo dissesto del comune di Caserta, ha preso in esame la richiesta presentata proprio della Sace per il complessivo importo, come detto, di quasi 48 milioni.

Attraverso lo studio istruttorio, quelli del dissesto hanno esaminato le carte contabili, riscontrando che a carico della Sace sono stati notificati pignoramenti di terzi del valore di 957 mila euro circa, una cessione di crediti alla Edilmec

del valore di 117 mila euro e atto di transizione sottoscritto, a seguito di una sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel quale veniva riconosciuto alla Unicredit l’importo di quasi 10 milioni di euro per fattura cedute proprio dalla Sace.

Questa situazione ha portato l’organo straordinario di liquidazione ad ammettere alla massa passiva “solo” 37 milioni di euro. Cioè la somma complessiva inizialmente richiesta, detratta dei quasi 10 milioni riconosciuti alla UniCredit.

Ed è interessante notare come una buona parte di questa somma, di questi quasi 38 milioni, cioè oltre 14 milioni, siano solo di interessi vantati negli anni dalla società di Granata Pagano, provocati dai ritardi dei pagamenti in questi 14 anni.

Per quanto riguarda la cessione di crediti ad Edilmec e il pignoramento da quasi un milione, per queste due somme è stato disposto l’accantonamento, sino alla data di assegnazione da parte del giudice dell’esecuzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

E ora cosa succede? Verrà pagata una somma tra il 40 e il 60% di questo debito multimilionario, entro 30 giorni dalla notifica di accettazione del creditore. Il comune, quindi, si troverà a dover pagare una somma intorno ai venti milione di euro, poco meno.

Diciamo il comune e non l’organo di liquidazione perché questo pagamento, che prenderà la sua fonte dal denaro della Cassa Depositi e Prestiti per le transazioni sulla massa passiva, andrà poi a gravare sull’amministrazione e quindi sui cittadini casertani nei prossimi anni.

Sembra impossibile, a questo punto, cercare di capire da dove possano uscire questi 18/20 milioni di euro, una somma la quale provocherà seri danni al futuro della città.

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