CASERTA. Zozzeria su zozzeria: sparite centinaia e centinaia di licenze edilizie. I cittadini non potranno presentare istanza per Ecobonus

12 Luglio 2021 - 17:01

CASERTA – Sono letteralmente migliaia, anzi decine di migliaia, i casertani che stanno istruendo la pratica per ottenere i fondi del cosiddetto Ecobonus, una ristrutturazione della propria casa in senso ecocompatibile e significativamente finanziata dalle casse dello Stato.
All’argomento abbiamo già fatto cenno, qualche mese fa, nel momento in cui raccogliemmo voci insistenti su alcuni fenomeni che si stavano sviluppando in agro aversano, dove un cartello potente dei soliti noti del cemento di sempre di Aversa e dintorni stavano organizzandosi in grande stile con tanto di finanziaria pronta ad anticipare i fondi e con uno scenario che nulla di buono lasciava intravedere sul fronte della fedeltà tra l’importo effettivo dei lavori effettuati e le fatture presentate per il rimborso (CLICCA QUI).
Ma oggi non volgiamo parlare dell’agro aversano, ma del Comune di Caserta, luogo in cui si sviluppano nefandezze anche peggiori di quelle che accadono nei municipi dei 19 vituperati Comuni della densissima area sud di questa provincia.
Per presentare istanza per l’Ecobonus è logico che occorra presentare un titolo di legittimazione, che dimostri che l’istante sia il proprietario o quantomeno goda  della casa o dell’appartamento per effetto di un contratto di comodato d’uso.
Questi documenti di legittimazione vengono rilasciati dai Comuni, precisamente dall’Ufficio Urbanistica, in cui sono conservate le licenze edilizie, oggi si chiamano permessi a costruire su cui, a cascata, lo Stato assume la prova del titolo di proprietà e del fatto che quella casa sia stata costruita nel rispetto delle leggi, senza ricorrere ad alcun abuso.
Ebbene (pardon, “emmale”) sono già tanti i cittadini casertani che stanno protestano, alcuni inviando a noi di Casertace le loro denunce, perché in quell’ufficio comunale, guidato sulla carta dal dirigente Giovanni Natale ma di fatto dall’onnipotente e intoccabile Franco Biondi, il più delle volte accade che questi documenti non vengano trovati.
E fin qui ci troveremmo di fronte ad un caso già grave di disservizio. Il problema è che gli impiegati dicono ai cittadini che la loro istanza non sarà mai soddisfatta perché al momento, nonostante le ricerche, quelle licenze edilizie, quei titoli urbanistici risultano dispersi.
Sapete perché? Sempre gli impiegati di cui sopra dicono che siccome negli anni ’90 c’è stato il trasferimento di questa particolare conservatoria, molti documenti “si sono mischiati” (sic!).
Eh già, non solo il cittadino paga prima la solita gabella che gli permetterebbe di ritirare le copie del documento originale, ma deve pure sopportare di sentirsi dire che quelle carte si sono volatilizzate e che dunque hanno pagato invano e ora se la sbrighino da soli per presentare la richiesta di Ecobonus che senza quel titolo non è tecnicamente legale.
Non vogliamo fare paragoni e non vogliamo dunque affermare che zozzerie del genere succedano solo al Comune di Caserta.
Non lo facciamo perché al momento non sappiamo cosa succeda altrove.
Ma una certa probabilità che la cifra di sparizione di questi documenti sia a Caserta tra le più alte d’Italia esiste.
Provvidenziale fu quella “mescolanza” di carte per chi ha ricevuto negli ultimi anni la grazia di una licenza edilizia concessa in maniera, diciamo così, creativa.
Se scompare l’atto, scompare anche il reato.
E siccome sappiamo bene, da venti anni a questa parte, cosa sia successo in quelle stanze della vergogna e cosa sta succedendo anche oggi, con licenze edilizie o permessi a costruire che dir si voglia, dispensati a go-go e in cui si incorporano e vengono assorbite illegalità e irregolarità edilizie di ogni genere, non si può certo escludere che la sparizione delle licenze edilizie non sia stata casuale, bensì dolosa.