CASTEL VOLTURNO. Elezioni di fuoco. Patto segreto tra Nicola Oliva e Alfonso Iovine. Volano i piatti tra Dimitri, Stefania e Anastasia

7 Maggio 2019 - 12:30

CASTEL VOLTURNO – Quando abbiamo saputo che il sindaco Dimitri Russo aveva revocato le deleghe e anche la carica all’assessora Stefania Sangermano, abbiamo subito dato una sbirciatina ai sempre generosi – qualcuno dice anche incontinenti – profili dei politici castellani e ci siamo subito accorti che la Sangermano non l’aveva presa bene.

Anzi, abbiamo anche compreso che l’atto di revoca ha rappresentato il culmine di una fase di forte tensione, legata chiaramente alla scelta dell’assessora di mollare la coalizione che fa perno sul sindaco Dimitri Russo e sul successore da questi designato, Peppe Scialla, a sua volta assessore con delega ai Lavori Pubblici.

Al commento della Sangermano ha prontamente replicato il primo cittadino.

E lì abbiamo vissuto un momento di sollievo perché abbiamo pensato che dopo la vicenda del Tso, degli sculettamenti da lido, del “siamo uomini o caporali?” del sindaco latin lover che si racconta in una strana telefonata molto confidenziale con la giornalista Claudia Marra, avremmo potuto parlare bene, per una volta, di Dimitri Russo.

Non che ci aspettassimo una prosa fluente, agile e comprensibile (come dovrebbe essere sempre quando a parlare o a scrivere è il sindaco di un qualsiasi Comune tra gli 8mila e passa d’Italia).

Però, tutto sommato, si trattava di segnare un goal a porta libera. Si trattava di dire alla Sangermano: scusa, assessora bella, ma se tu e il tuo gruppo dei “Cento Volti” avete considerato negativa la mia esperienza amministrativa al punto da costruire una coalizione elettorale alternativa a quella da me appoggiata, che rivendica al contrario la bontà dell’azione di governo svolta in questi 5 anni, scusate ma voi che ci fate ancora all’interno della giunta di un governo tutto sbagliato che io, a vostro avviso, non ho fatto funzionare?

Il loro atto politico di rottura avrebbe dovuto, sin dal primo momento, collegarsi a una proposta politica nuova e alternativa a quella della giunta in carica e della maggioranza che l’ha sostenuta.

Per cui, il documento di “Cento Volti” si sarebbe dovuto chiudere con le logiche, contestuali e scontate dimissioni degli assessori che avevano intrapreso questa strada nuova.

Rispetto a concetti del genere, espressi elegantemente senza accentuazioni malmostose, il sindaco avrebbe volato più alto dei suoi contestatori, esprimendo ragioni difficilmente confutabili e convincendo, in tal modo senza indulgere in un attacco diretto alle persone, che chi costruiva una lista alternativa alle sue aveva un solo motivo per restare seduto sulla poltrona di assessore: il potere, forse l’indennità.

E invece il simpatico Dimitri, oltre a confermare la sua prosa eccentrica, si è messo a battibeccare sulla base di alto profilo politico e culturale del “chi sono io e chi siete voi”.

Un livello di confronto e di scontro che non è certo riprovevole di per sé perché, se dipendesse da noi, legalizzeremmo anche le bottigliate in faccia durante una sfida elettorale, salvo però far scattare le manette e la cella di isolamento al primo congiuntivo sbagliato.

Quello che esce fuori da questo convegno di altissimi spiriti è quello di una città la quale, con questa classe politica (e non ci sembra che la coalizione di centrodestra di Luigi Petrella prometta meglio) non ha alcuna speranza di risolvere nemmeno un centesimo dei suoi specialissimi e particolarissimi problemi, che l’hanno fatta diventare un’emergenza nazionale ma ancor di più una sorta di zoo in stile selva di Fasano che attira interessi tra il morboso e l’irridente, in una sorta di turismo sadico che, come capita nello zoo safari pugliese, si svolge attraverso degli incuriositi tragitti tra le bestie rare.

Ci dicono che l’ottimo candidato Alfonso Iovine, insomma, il solito di cui ci siamo occupati tantissime volte, si è candidato nella lista collegata all’aspirante sindaco Colamatteo ma che, blindata la propria elezione, avrebbe stretto un accordo segreto proprio con quelli di “Cento Volti” e con il candidato sindaco Nicola Oliva, che del consiglio comunale ancora in carica è il presidente.

Approfondiremo.