CLAN DEI CASALESI. Duplice omicidio di camorra, condannati in quattro

16 Gennaio 2023 - 17:07

Ergastolo a Enrico Martinelli, 20 anni a testa per Vincenzo Schiavone, Pasquale Spierto e Francesco Schiavone Cicciariello: Apuzzo e Natale furono trucidati nelle campagne di Brezza.

CASAL DI PRINCIPE (tp) Quattro pesantissime condanne sono state inflitte dal gip Sepe per il duplice omicidio Domenico Apuzzo e Salvatore Natale. Condannato all’ergastolo Enrico Martinelli, 59enne, assistito dall’avvocato Carlo De Stavola, 20 anni a Vincenzo Schiavone ‘o petillo, assistito dall’avvocato Emilio Martino, 20 anni a Pasquale Spierto, 56enne assistito dall’avvocato Martino e  20 anni a Francesco Schiavone alias Cicciariello assistito dall’avvocato Pasquale Diana. Spierto e Petillo avevano ammesso le loro responsabilità.

Il duplice delitto si consumò il 10 dicembre 2003. Le due vittime vennero trucidate sulla strada provinciale che collega Brezza, frazione di Grazzanise, a Sant’ Andrea del Pizzone. Apuzzo, 33 anni, operaio, piccoli precedenti per furto e il cognato Salvatore Natale, un onesto agricoltore di 40 anni. Erano passate da poco le 9, i due stavano andando a lavorare nei campi, quando i sicari (tre) che erano su un’ Alfa 75, ritrovata poi  bruciata alla periferia di Mondragone, gli tesero l’agguato. Quando finirono nel canale gli spararono il colpo di grazia alla tempia. Dietro la trappola mortale la guerra per il controllo del racket delle estorsioni alle aziende bufaline. Se la mafia locale decretò la morte dei due, come ha ricostruito il pm Vincenzo

Ranieri è perché erano stati ritenuti responsabili di alcuni incendi di natura dolosa divampati all’interno di fienili di aziende bufaline della zona. Il pm aveva chiesto l’ergastolo per tutti e 4 gli imputati.