COMUNE DI CASERTA Mai maggioranza fu così ampia… Carlo Marino può fare a meno dei delusi del centrosinistra perché può contare sul sostegno di Vignola, Del Gaudio, Giovine & c.

23 Novembre 2021 - 16:57

Chiarissima, fin dalla prima seduta di consiglio comunale, la posizione assunta da una parte della minoranza che alla seconda votazione per l’elezione del presidente dell’Assise, ha votato per il candidato del centrosinistra Lorenzo Gentile

 

 

CASERTA (rita sparago) Mai maggioranza fu così ampia. La prima seduta di consiglio comunale tenutasi ieri mattina ha messo subito in chiaro su quali assetti e su quanti numeri il sindaco Carlo Marino potrà contare in aula: 21 i consiglieri del centrosinistra eletti in sei delle sette liste che lo hanno sostenuto in campagna elettorale; cinque i consiglieri comunali d’opposizione che fin da subito si sono mostrati pronti a tendere una mano. Parliamo, ovviamente, di coloro che hanno scritto il nome di Lorenzo Gentile nel corso della seconda votazione per l’elezione a presidente dell’Assise.

Proprio in questa seconda votazione, infatti, si sono scoperti gli altarini. Vi spieghiamo perché: la prima votazione è terminata con 20 voti per Lorenzo Gentile, 7 per Fabio Schiavo, un voto a Donato Tenga, uno a Raffaele Giovine, 2 schede bianche e due astenuti. Essendo la maggioranza di centrosinistra formata da 21 consiglieri, a Gentile è venuto a mancare un voto da parte dei suoi. Ovviamente quel voto è proprio quello dato a Donato

Tenga (Tenga si è autovotato, probabilmente), mentre i 7 che hanno votato Schiavo sono stati gli eletti nelle liste di Giampiero Zinzi, ovvero lo stesso Schiavo, Zinzi, Pasquale Napoletano, Paolo SantonastasoAlessio Dello Stritto, Maurizio Del Rosso e Donato Aspromonte. Come Tenga, anche Giovine avrà votato per se stesso, mentre schede bianche e astensioni sono attribuibili, senza alcun dubbio, a Romolo Vignola, Dino Fusco, Pio Del Gaudio e Roberto Desiderio. 

Per la seconda votazione, invece, a Lorenzo Gentile sono stati attribuiti 25 voti e 8 voti sono andati a Schiavo. Dunque Schiavo ha avuto un solo voto in più rispetto ai 7 del “gruppo Zinzi” e, certamente, a votare il consigliere di minoranza è stato l’esponente di Origini, Donato Tenga, delusissimo da come è terminata la partita della giunta. A Gentile, che in prima battuta si era fermato a 20 e che anche per la seconda votazione ha avuto 20 voti dalla maggioranza (avendo Tenga votato Schiavo), sono invece andati i voti dei restanti cinque consiglieri di minoranza, ovvero: Romolo Vignola, Dino Fusco, Raffaele Giovine, Pio Del Gaudio e Roberto Desiderio. A conti fatti, come abbiamo scritto ieri, questi cinque consiglieri di minoranza, fin da subito, fin dalla prima seduta di consiglio comunale, hanno voluto aiutare la maggioranza ed il sindaco Marino. Hanno teso una mano anche se, in verità, questa non sarebbe servita perché, se si fosse giunti alla terza votazione per l’elezione del presidente dell’Assise, a Gentile sarebbe bastato un solo voto in più per risultare eletto.

Ecco dunque le due minoranze, ben distinte e distanti: da un lato coloro che subito dopo il primo turno delle amministrative hanno trattato e contrattato con Marino e il governatore Vincenzo De Luca (Del Gaudio si è recato a Salerno, Vignola a Palazzo Santa Lucia), dall’altro i sette irriducibili di Zinzi che sono la vera opposizione di questa seconda amministrazione targata Carlo Marino. Un governo bis che può fare a meno dei voti di alcuni delusi: Tenga, in primis, ma anche Giovanni Comunale del Pd e, in parte Antonio De Lucia di Noi Campani al quale, però, è stato dato il contentino della presenza in commissione elettorale (commissione nella quale è stato eletto anche Raffaele Giovine, a discapito di Paolo Santonastaso, ed il socialista Gianluca Iannucci al quale andrà la presidenza dell’organismo consiliare).

Certo una delusione, in ogni caso, per i tanti che contavano su un’opposizione coesa, per gli elettori che il 3 e 4 ottobre scorsi hanno votato Del Gaudio, Vignola o Giovine, proprio perché la loro campagna elettorale era stata incentrata contro l’amministrazione uscente e il malgoverno degli ultimi cinque anni. Che amarezza… sono passati dall’opposizione alla maggioranza senza colpo ferire. Ma non tutti gli elettori sono stupidi o ignorano i numeri cari Vignola, Del Gaudio, ecc.. e si ricorderanno di questa inversione a U.