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Il latte dei casalesi. Ecco perchè Raffaele e Filippo Capaldo sono stati condannati dalla Cassazione come casalesi doc e non come semplici intimidatori

22 Luglio 2018 - 09:00

CASAPESENNA – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di Raffaele e Filippo Capaldo, 59 e 41 anni, cognato e nipote del boss Michele Zagaria. I due avevano presentato ricorso alla Corte in seguito alla condanna incassata per violenza privata aggravata dal metodo mafioso nell’ambito dell’inchiesta sulla guerra del latte. Le motivazioni sono state depositate nei giorni scorsi.

La difesa dei due puntava sulla rideterminazione del reato contestato derubricandolo da violenza privata in favore del clan ad esercizio arbitrario delle proprie ragioni, con l’esclusione dell’aggravante mafiosa.

I due ricorsi però sono stati respinti: per i giudici, i Capaldo hanno bloccato il settore del latte modificando i rapporti tra fornitori anche grazie alla loro vicinanza per motivi di parentela al boss Michele Zagaria.