Delli Curti di ASD risponde a CasertaCE: “Eufrasia Del Vecchio ci fu consigliata. E sulla sede…”
25 Marzo 2024 - 15:26
Riceviamo e pubblichiamo la nota del rappresentate della Cooperativa ASD di Marcianise, relativamente ad alcuni articoli che questo giornale ha pubblicato negli ultimi anni. Una lettera cordiale, con la quale Delli Curti ci tiene a sottolineare una distanza tra la sua onlus e le attività della commercialista, sorella del boss Carlino Del Vecchio, e indagata dalla DDA nell’inchiesta sugli interessi del clan dei Casalesi e il mondo del terzo settore. La scelta “operativa” di mettere come sede dell’attività l’ufficio di Eufrasia Del Vecchio sarà una consuetudine, ma, a nostro avviso, non poteva non essere sottolineata. Sul consiglio di recarsi dalla professionista, poi, forse il signor Delle Curti non è stato fortunato rispetto a quali suggerimenti seguire, anche perché i vincoli parentali di Esia non erano completamente sconosciuti. Noi non diamo assolutamente per scontato che lei, Delli Curti, conoscesse la storia di Eufrasia Del Vecchio (fino a prova contraria), il nostro interesse era invece legato all’utilizzo del denaro pubblico e alla scelta della sede – una “consuetudine”, ma non sempre rispettato – al centro di un’importante inchiesta
Gentile Direttore,
la libertà di stampa è un diritto-dovere riconosciuto e tutelato dalla Costituzione, ma alcuni accostamenti e certe superficialità nei resoconti mortificano noi, non fanno onore alla sua professionalità e, soprattutto, prestano un pessimo servizio alla verità, cui ogni giornalista dovrebbe tendere.
Posso anche condividere la critica alla pratica degli affidamenti diretti, però mi chiedo cosa c’entri l’A.S.D.Coop: noi eroghiamo servizi essenziali agli anziani, alle persone con disabilità, ai bambini, che non possono essere interrotti. Se l’Ambito sociale C01 non riesce ad indire le gare d’appalto, non può prendersela, certo, con una società cooperativa che ha svolto un delicato ruolo di “supplenza” fino ad ora.
Rispetto, poi, al valore economico degli incarichi, i numeri (corretti) che lei cita andrebbero calati nella realtà delle cooperative sociali: la stragrande maggioranza di quei soldi non li intasca il sottoscritto, che viaggia in un umile auto e non ha barche attraccate ai moli del Litorale Dimitio; sono soldi che servono a coprire gli stipendi agli operatori sociali.
L’ASD paga tutti i suoi dipendenti, e con puntualità svizzera; interroghi pure i sindacati e si informi su come trattiamo i nostri collaboratori. E quando gli enti ritardano le erogazioni, circostanza piuttosto frequente, ricorriamo all’anticipo in fattura, sobbarcandosi le commissioni bancarie. Al netto dei costi della progettazione, del personale e del coordinamento, i ricavi di un affidamento non superano mai il 10%. Ciò nonostante, siamo una cooperativa sana e con i bilanci in ordine.
Infine, il punto che mi sta più a cuore. Non abbiamo mai avuto altri rapporti con la commercialista Eufrasia Del Vecchio, oltre a quelli rigorosamente professionali; non ho neppure il suo cellulare, pensi. Ci fu consigliata perché era, in zona, una commercialista specialista del mondo cooperativo; è stata nostra consulente fiscale e del lavoro fino al 2022, seguendo una consuetudine che risponde a ragioni pratiche, abbiamo optando per la domiciliazione sede legale presso Commercialista.
Negli anni in cui lo studio commerciale ci ha seguito, mi sono sempre interfacciato con le sue collaboratrici. Ricordo che una delle rare occasioni in cui ho parlato con lei è stata quando mi sono lamentato del fatto che non avesse informato i clienti delle sue traversie giudiziarie, rispetto alle quali l’ASD non ha nulla a che spartire, in quanto estranea alle circostanze ipotizzati dalle autorità inquirenti.
Ora, comprenderà che per chi, come noi, rispetta la legge e non ha pendenze con la giustizia vedere il suo nome associato a “CAMORRA E SERVIZI SOCIALI” e al “CLAN DEI CASALESI” in titoli e in articoli di un giornale online, peraltro diffuso come il suo, è motivo di grande, grandissimo dispiacere.
Pertanto, le chiedo per rispetto ai suoi lettori e a tutela dell’onorabilità mia e di quelle di mio padre, dell’ASD, della coordinatrice Rosalia Nuzzo e dei nostri dipendenti, di rimuovere e/o di ricalibrare gli articoli in riferimento con una prosa più aderente alla realtà.
Nella certezza che l’invito non resterà inascoltato, resto a sua disposizione, anche per un eventuale incontro, e le lascio i saluti più cordiali.
Vincenzo Delle Curti