Due operai muoiono schiacciati da un ponteggio, condannato a 3 anni il capo dell’Ufficio tecnico comunale

18 Luglio 2023 - 16:26

I due lavoratori erano impegnati nel rifacimento della facciata della chiesa.

PIEDIMONTE MATESE/GIOIA SANNITICA. Sono state rese note nei giorni scorsi le motivazioni che hanno portato alla condanna del coordinatore della sicurezza del cantiere, oggi responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Piedimonte Matese, Maria Cristina Volpe, per la morte, avvenuta nel 2015, di due operai, schiacciati da un ponteggio mentre lavoravano alla facciata della chiesa di Santa Maria Maggiore Marcellino, nel centro storico della cittadina. La Volte è stata condannata a tre anni di reclusione perché la stessa era a conoscenza che le due ditte che lavoravano in quel momento non erano in possesso del Pos, ovvero del documento che stabilisce le procedure di sicurezza da adottare durante le singole operazioni.

A perdere la vita furono Antonio Atzeri, 56 anni di Casoria e Tammaro Albino, 48,di Gioia Sannitica.

I due erano arrivati ad un’altezza di 8-10 metri quando la struttura cedette, travolgendoli. Sul posto c’era anche un terzo operaio che riportò solo ferite lievi.

Sul posto c’era anche un terzo operaio che ha riportato solo ferite lievi. I tre operai lavoravano per una ditta di San Potito, l’ “Alma Service”, che sta effettuando lavori di ristrutturazione della facciata della chiesa di S. Maria Maggiore, basilica pontificia, dedicata al patrono di Piedimonte Matese, San Marcellino. Durante l’ installazione dei ponteggi soffiava un vento molto forte. Sul posto stanno eseguendo i rilievi i carabinieri di Piedimonte Matese guidati dal capitano Giovanni Falso, che hanno trovato alcuni strumenti protettivi, come caschi e imbracature. I militari stanno accertando se gli operai li indossassero e se i due fossero regolarmente assunti dall’ impresa.