Ad Script

ELEZIONI EUROPEE. Ecco le percentuali che prenderanno i partiti e i nomi dei partiti che saranno eletti

23 Maggio 2019 - 07:38

CASERTA (g.g.) – Nella legge più idiota dell’universo, unica nel suo genere in tutto il mappamondo, definita “par condicio” non ci risulta che siano vietate le pubblicazioni, nelle ultime due settimane delle campagne elettorali, delle previsioni fatte con la palla di cristallo e siccome con l’incedere dell’età riusciamo ancora a utilizzare la palla di cristallo, in attesa di cominciare ad esercitare quelle altre con la meteorologia, abbiamo letto or’ora le percentuali dei voti che sicuramente usciranno dalle urne delle elezioni europee del 26 maggio nella circoscrizione meridionale.
Primo partito è il Movimento 5 Stelle (ripetiamo, al sud) con il 32,7%; secondo partito sarà Lega-Salvini con il 19,3%; Partito Democratico 16,4% (e al Sud che va una chiavica, perché su base nazionale la wallera Swarovski lo dà al 21%); segue Forza Italia al 12,6%, la migliore percentuale sempre secondo swallaraus, visto che su scala nazionale prenderà il 9,9%, scendendo sotto la soglia psichiatrica, più che psicologica, del 10%. Per Fratelli d’Italia 6,6%, con un risultato nazionale al 5,2%.
Siccome la wallera di cristallo è un poco usurata, certe volte dà un po’ di matto e in questo momento ha scritto che Più Europa conquisterà un 3,9%
a livello nazionale che lo porterebbe ad un soffio dalla coqnuista di seggi, visto lo sbarramento fissato al 4%. Al Sud, +Europa, che comunque non considereremo nelle ripartizione, perché il 2,9% non è uguale al 4%+1, prenderà il 2,8%.
Veniamo ai seggi: la sfera scrive per Cinque Stelle 6 seggi al Sud, insomma dopo tutti i signori e le signore nessuno elette a Roma l’anno scorso, che signori e signore nessuno sono rimasti, perché sfidiamo chiunque a trovar traccia dell’esistenza tra Montecitorio e Palazzo Madama di una Del Sesto, di un Grimaldi, di una Iorio e gli altri con tutto lo sforzo non li ricordiamo. Dicevamo, dopo questi signori nessuno, è probabile che ritorveremo qualche parlamentare europeo casertano senza neppure conoscerne l’identità, magari con 2000/3000 voti di preferenza.
La Lega prenderà 4 seggi. Salvini rinuncerà al seggio europeo, dunque si arriverà fino a 5, facciamo un pronostico, visto che non ci frega un tubo della par condicio, saranno Casanova, ci dicono latifondista danaroso pugliese. Insomma, per intenderci, un Patriciello della Daunia e del Salento. Valentino Grant sarà eletto, non sappiamo se arrivando secondo o terzo, escludiamo dal computo il capolista Salvini, ma fa poca differenza. Non essendo riuscito a far candidare il nipote, Giacco, il miracolato Enzo Nespoli punterà sulla napoletana Vuolo, che essendo donna entra tranquillamente nelle terzine. Poi c’è Caroppo della Firenze del Sud, di Lecce centro, è consigliere regionale da due legislature, eletto con Forza Italia e, praticando il rinomato sport italiano del “soccorso al vincitore”, ha preso baracche e burattini e si è aggregato al carro leghista. Poi c’è il Caso-Sofo. Questo calabrese ha messo, come si suol dire, due uova in piatto, finanziandosi con la nipote di Marine Le Pen, dunque pro-nipote di Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National. Siccome anche in Francia non disdegnano, e i figli e i nipoti “so piezz e cor“, la fidanzatina ce la troviamo seduta nell’Assemblea Nazionale, figlia legittima di quegli Stati Generali che sancirono, sostanzialmente, la fine dell’Ancien Régime e pianificarono l’assalto alla Bastiglia.
Matteo Salvini, dunque, potrebbe desiderare di non far la figura del peracottaro con la leader della destra francese che, tra le altre cose, ancora oggi, è data in crescita nei sondaggi e sfiderebbe un iper-declinante Macron al ballottaggio delle presidenziali. Va compreso, dunque, se Salvini stia alzando o meno il telefono per questa lenza calabrese che, se no n si farà fregare la fidanzata, si è sistemato lui e la prossima generazione familiare.
Veniamo al PD. Saranno tre gli eletti. Uno sarà il capolista Roberti, al 100%. La donna sarà Pina Picierno che sta entrando nelle terzine ufficiali dle partite, anche perché Zingaretti non ha nessun interesse a mortificare ulteriormente Renzi, componente importante del partito. Sul terzo eletto, se la giocano l’uscente Ferrandino, l’altro uscente Cozzolino, il terzo uscente Nicola Caputo e anche il quarto uscente Massimo Paolucci. troppi uscenti? La scorsa volta il Pd prese il 40%.
Forza Italia, 3 seggi. Nonostante la percentuale del 12,6%, che è la più alta tra tutte le circoscrizioni. Se Berlusconi opta per l’elezione al Sud, allora entrano Patriciello e uno tra la Matera e Martusciello. Se invece Berlusconi rinuncia alla circoscrizione meridionale, allora entreranno Patriciello, Martusciello e l’ex meteorina.
Fratelli d’Italia prenderà un solo seggio. La Meloni dovrebbe rinunciare e il posto a Strasburgo e Bruxelles e il posto lo dovrebbe salvare Raffaele Fitto, che sta utilizzando FdI a ‘mo di taxi.