ELICOTTERO SU CASERTA. Chi è Luigi Belvedere, giovane narcos di San Clemente scappato in Colombia. Il “paliatone” a Michele Maravita, le pizze in Sud America, ma…

5 Giugno 2024 - 13:30

le immagini e il comunicato della questura sulla ricerca di luigi belvedere

CASERTA – Evidentemente, le forze di polizia hanno in mano qualcosa che noi non sappiamo. Infatti, l’ultima informazione relativa a Luigi Belvedere, originario della frazione di Ercole di Caserta, classe 1992, condannato in via definitiva quasi 19 anni di carcere per spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere di San Clemente di Caserta, era quella di un giovane uomo, latitante, che viveva in Colombia.

La scelta del paese sudamericano, oltre ad evocare un ricordo relativo a Pablo Escobar, figura storica del narcotraffico mondiale, era anche dovuta al fatto che tra l’Italia e la Colombia non esistono accordi per l’estradizione di condannati. Un fatto che rendeva tranquilla la nuova vita di Luigi Belvedere che aveva, tra le altre cose, aperto due pizzerie a Cartagena.

Le ultime informazioni sul 32enne lo davano ancora in Colombia nel marzo scorso, quando nominò il suo avvocato difensore in un procedimento penale attraverso un video inviato direttamente dal Sud America.

Forse c’è qualcosa che noi non sappiamo, qualche informazione che ha fatto ritenere alla polizia di Caserta che Luigi Belvedere sia tornato nella propria città di origine.

Il giovane narcos in passato ha avuto rapporti, diciamo così, burrascosi con Michele Maravita, uno dei proprietari del famoso ristorante La Baita di Valle di Maddaloni, recentemente sequestrato nelle sue quote,

poiché ritenuto provento illecito del Maravita, soggetto per la polizia legato al clan Belforte, più specificatamente alla famiglia Della Ventura, propaggine nel capoluogo della cosca camorristica di Marcianise.

Nel 2017 in uno stralcio dell’ordinanza che ha portato all’arresto (poi scarcerato) proprio di Michele Maravita, si legge che quest’ultimo era stato “picchiato da Luigi Belvedere per questioni legate al predominio delle piazze di spaccio per la città di Caserta“.

Dopo l’accaduto, Maravita ospita nell’abitazione in cui risiedeva, ovvero la casa del suocero, Antonio Della Ventura O’ Coniglio, Salvatore Buttone, fratello del collaboratore di giustizia Bruno Buttone e altre persone vicine al clan Belforte per parlare di cosa fare al riguardo.

La riunione si concluse sostanzialmente con la volontà di Salvatore Buttone di parlare con Belvedere, visto che si trattava di una lite avvenuta “per venti euro“. Poca roba nel giro da migliaia e migliaia di euro che un clan può avere rispetto allo spaccio di droga (LEGGI QUI LA STORIA).

Oltre alla condanna per lo spaccio nel circolo di San Clemente, divenuto sostanzialmente il luogo di preparazione, confezionamento e commercializzazione della droga, cocaina, crack e hashish, acquistata a Caivano, Luigi Belvedere è stato condannato anche per un giro di droga internazionale intercettato proprio in Colombia. Il trentaduenne, nel novembre 2021, fu condannato a quattro anni di reclusione.

Una sentenza di colpevolezza che colpì altre 14 persone tra cui il cognato del boss Vincenzo Di Lauro, Armando Manzi, attore-comparsa in una puntata della serie TV Gomorra.