Violentò e uccise la piccola Fortuna Leoffredo. Ergastolo confermato per Raimondo Caputo e dieci anni alla sua complice

10 Luglio 2018 - 12:13

AVERSA (l.d.a.) –  Il presidente della Corte d’Assise d’Appello ha confermato in Appello la sentenza di primo grado inflitta dal Tribunale di Napoli Nord, a carico di Raimondo Caputo, alias Titò e 10 anni di carcere per Marianna Fabozzi. Queste erano le richieste di condanna pronunciate dal pubblico ministero ai giudici della quinta sezione della Corte d’Assise, per il processo sull’omicidio della piccola di 6 anni, Fortuna Loffredo violentata ed uccisa.Nel processo l’avvocato, Sergio Pisani, aveva chiesto l’assoluzione per Caputo, mentre la condanna per la Fabozzi, in quanto unica responsabile dell’omicidio, la quale secondo lo stesso sarebbe responsabile anche della morte del primo figlio, Antonio Giglio, deceduto con le stesse modalità di Fortuna.

Ricordiamo che il Gup del Tribunale di Napoli Nord ad Aversa Antonella Terzi aveva disposto il rinvio a giudizio per Raimondo Caputo accusato dei due gravi reati e rinvio a giudizio anche per la sua convivente, Marianna Fabozzi, accusata di non aver impedito che si consumassero violenze sessuali ai danni di una delle figlie. Il processo era iniziato lo scorso 8 novembre dinanzi alla Quinta sezione della Corte d’Assise di Napoli. Caputo, ai tempi compagno della Fabozzi, è accusato di aver violentato e ucciso la bambina. La donna, secondo gli inquirenti, sarebbe stata sua complice, sia per l’omicidio (“sapeva e ha taciuto cercando di zittire le figlie”), sia per aver messo a tacere le proprie bambine a proposito delle molestie che esse stesse stavano ricevendo dal patrigno. L’uomo è accusato di omicidio e violenza sessuale a danno della piccola Fortuna Loffredo di 6 anni. Raimondo Caputo, il 44enne, attualmente detenuto, accusato di aver più volte violentato e poi ucciso gettandola dall’ottavo piano dello stabile di Parco Verde a Caivano (Napoli) la piccola Fortuna Loffredo. Anche la Fabozzi risponde di complicità negli abusi a carico di una delle tre figlie. Dopo l’individuazione delle responsabilità a carico di Raimondo Caputo, compagno di una vicina di casa, amica della mamma della piccola Fortuna, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di abusi sessuali. Non si tratterebbe, peraltro, della prima violenza per abuso sessuale subita dall’uomo, già accusato in passato. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un omicidio: le indagini, condotte dai carabinieri con il coordinamento della Procura di Napoli Nord, avevano già portato all’arresto dei due.