ESTORSIONI DI NATALE targate clan dei Casalesi. Ecco gli anni di carcere chiesti stamattina per Gaetano Buonpane

29 Ottobre 2021 - 16:00

AVERSA – Il 13 dicembre 2019 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa arrestarono 10 persone con l’accusa di estorsione e tentata estorsione perpetrate ai danni di alcuni commercianti di Aversa, Lusciano e Parete, con le modalità tipiche usate dalla camorra e, nel caso specifico, dal Clan dei Casalesi.
Dunque, pizzo versato nelle canoniche scadenza di Pasqua, Ferragosto e Natale.

Tra le persone colpite da quella ordinanza c’era anche Gaetano Buonpane, oggi 72 anni.
Si tratta dell’unico indagato, divenuto imputato, ad aver scelto la strada del dibattimento, cioè del rito ordinario del processo nel quale la prova si deve formare e confermare proprio nella dialettica tra le parti processuali.

Tutti gli altre sponenti del clan dei Casalesi hanno scelto, a suo tempo, la strada del rito abbreviato.
Tra questi Giacomo D’Aniello, Giuseppe Tessitore, Carlo De Simone, giudicati a Napoli da un gip del tribunale partenopeo.
Gaetano Buonpane, invece, è comparso davanti ai giudici del Tribunale di Aversa-Napoli Nord, precisamente davanti al collegio presieduto dal giudice Maffei.

Stamattina il pubblico ministero Raffaele ha chiesto la condanna a dieci anni di reclusione per Buonpane, accusato di tentata estorsione ai danni di Antonio Di Fraia e Mario Zaccariello.

Subito dopo la requisitoria del pubblico ministero sono intervenuti, per la loro discussione, gli avvocati difensori Giovanni Cantelli e De Marco.
È annunciata la replica del Pm e dunque la sentenza non è stata emessa oggi ma rinviata al prossimo 16 novembre.