Festa del Sacro Cuore al rione Santagata. Don Gianluca: il prete che si lascia amare

4 Luglio 2022 - 11:41

CAPUA – Tripudio di fuochi d’artificio e coriandoli rossi e bianchi per la festa del Sacro Cuore di Gesù nel rione Carlo Santagata.

La processione di Gesù, accompagnato come la storica tradizione voleva, da Sant’Antonio da Padova, ha percorso ogni angolo del rione, concludendosi con un maestoso piromusicale che ha accolto le Statue all’interno della parrocchia.

Carabinieri in divisa e Polizia Municipale hanno fiancheggiato l’intera processione, svoltasi sotto la guida della banda di musica e la fierezza degli Accollatori, desiderosi di riportare alla gloria una tradizione bella oltre che solidale come questa.

Quella del Sacro Cuore é una festa importante e parecchio sentita dagli abitanti del rione e dalle persone di Capua in generale. Dopo ben due anni di pandemia, don Gianluca Caruso, parroco della piccola chiesa edificata illo tempore da don Umberto D’Aquino, é tornato a far riecheggiare nelle vie del quartiere l’aria di festa, musica e religiosità che stava andando a sgretolarsi.

Nella parte conclusiva della Messa, sul bene comune, il discorso ha smosso gli animi e le coscienze di quanti, negli ultimi tempi, non riuscivano a sentire la parola di Dio.

“Non solo, al caro sacerdote vanno attribuiti i meriti per aver ripristinato la Congrega del Sacro Cuore ed integrato molti giovani e donne.”

A don Gianluca il merito, ancora una volta, di aver gremito la parrocchia in poco di tempo ed aver ricondotto i fedeli alla chiesa e alla fede oltre ad avere colorato le strade del rione Santagata, da sempre sedotto e abbandonato, di fedeli felici per aver ripristinato l’aria di festa che l’ha fatta da padrone per due giorni. A lui il merito di aver seguito le persone affette da Covid con supporto alimentare oltre che aiuto spirituale, a lui il merito del ripristino e ridimensionamento dell’aiuto Caritas; a lui il merito dei lavori per il rifacimento della facciata della parrocchia, l’impianto elettrico e dell’imminente tetto; a lui il merito soprattutto di essere intervenuto nel sociale ed aver attirato i tanti ragazzi che hanno preso parte a questa manifestazione oltre che alle attività parrocchiali, come coro ed oratorio.

La festa del Sacro Cuore é stata la conferma del lavoro svolto in questi anni nel rione, della fede che andava ripresa e portare tra la gente, di un sacerdote che lavora per il quartiere, opera per il bene comune e si lascia amare.”

 

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