Festa di Sant’Antuono nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Sarà oggetto di studio all’università

4 Gennaio 2019 - 18:22

MACERATA CAMPANIA/PORTICO DI CASERTA – Per il secondo anno consecutivo la FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE di Macerata Campania è stata cofinanziata dalla Regione Campania – Agenzia Regionale “CAMPANIA TURISMO” nell’ambito del “Programma regionale di eventi per la promozione turistica e la valorizzazione culturale dei territori”.

Gli antichi riti tradizionali della Festa di Sant’Antuono a Macerata Campania risalgono al XIII secolo quando i contadini del posto percuotevano freneticamente botti, tini e falci nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine. Questo rituale ripetuto poi all’aperto, secondo l’antica leggenda, rappresentava anche un aiuto propiziatorio per il buon raccolto.
Negli anni a seguire sono state introdotte soltanto poche varianti a questo antico rito pagano confluito nella festa religiosa in onore di Sant’Antonio Abate, Santo protettore dalle avversità del fuoco.

Da poche ore, inoltre, è stata ufficializzata un’altra importante notizia. La Festa ‘e Sant’Antuono, inserita nel patrimonio culturale immateriale dell’ UNESCO, sarà oggetto di studio e ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” grazie ad un importante finanziamento della Regione Campania fortemente atteso voluto da tutta la comunità di Macerata Campania e Portico di Caserta.