IL CASO. Il piccolo paesino casertano senza parroco. Parrocchie lontane e anziani fedeli in difficoltà

1 Febbraio 2023 - 10:47

PRATELLA – Sembra una di quelle storie da film italiano degli anni Sessanta, ma gli effetti, però, si vedono sui fedeli, sulle persone che sentono il bisogno di vivere la propria vita legata alla fede di cristiana.

Dal settembre 2022 il piccolo comune di Pratella, noto soprattutto per lo stabilimento dell’acqua Lete e della Sorgesana, ha visto il prete della sua parrocchia centrale, quella di San Nicola di Bari, essere trasferito nella vicina Raviscanina.

Don Gregorio Alberto Urrego, infatti, ora dice messa nel vicino centro. Questo comporta che nella chiesa di San Nicola venga un prete – diciamo così – turnista a dire messa e solo di domenica.

Pratella, quindi, senza una vera guida spirituale nella chiesa centrale, con quella della frazione Roccavecchia praticamente inutilizzata. E l’altra in località Mastrati? Questa parrocchia è legata alla diocesi di Isernia-Venafro e lì c’è don Girolamo dello Iacono, che celebra regolarmente messa.

La diocesi di Alife-Caiazzo, invece, ha sotto il suo controllo l’operato della chiesa di Roccavecchia e quella dedicata a San Nicola. Una stranezza legata alla suddivisione territoriale delle diocesi che sorprende anche perché le chiese di Roccavecchia e Mastrati distano poco meno di due chilometri.

Sembrano distanze brevi, piccole, ma la conformazione dei comuni dell’alto Casertano, nati praticamente tutti in salita e senza grandi collegamenti infrastrutturali, rende

impossibile lo spostamento di decine e decine di persone che vivono da Mastrati, che vorrebbero anche spostarsi per ascoltare messa nella chiesa di Roccavecchia.

Di questo tantissimi cittadini di Pratella si lamentano, molte persone anziane, infatti, sono impossibilitate a percorrere questi due chilometri che separano le due parrocchie.

Storie di altri tempi, storie di piccoli paesini. Problemi che speriamo possano risolversi nel minor tempo possibile.