Il Comune di SAN FELICE A CANCELLO non partecipa al bando del Ministero dell’Istruzione (270 mln di euro) per adeguare le scuole all’emergenza. Perché?

2 Settembre 2021 - 09:30

SAN FELICE A CANCELLO (Fabio Gagliardi) – La fine delle vacanze segna anche l’inizio dell’anno scolastico, con la riapertura delle scuole. Dopo mesi di stand-by delle attività scolastiche in presenza dovuto all’epidemia, finalmente gli alunni potranno ritornare a sedere tra i banchi di scuola. Nonostante l’impegno preso dal sindaco Giovanni Ferrara, il 10 giugno 2021, sulla crescita e la formazione del futuro dei bambini sanfeliciani, ad oggi non si registrano cambiamenti determinanti in tal senso. Ad aggravare la situazione permane l’emergenza epidemiologica che richiede maggiori misure di sicurezza, quali il distanziamento sociale nelle classi. Per venire incontro alle esigenze degli enti locali il Ministero dell’Istruzione, con un avviso pubblico del 6 agosto 2021, ha messo a disposizione ben 70 milioni di euro per affitti di spazi e noleggi di strutture temporanee e circa 200 milioni per lavori di messa in sicurezza e adattamento spazi.

La procedura prevedeva l’invio della richiesta da parte dei Comuni interessati, entro e non oltre le ore 15:00 del 13 agosto, tramite una piattaforma creata ad hoc. Leggendo le graduatorie, abbiamo notato che il comune di San Felice a Cancello non risulta né tra gli enti ammessi e né tra gli enti non ammessi al beneficio. Quest’occasione poteva essere sfruttata per la messa in sicurezza e adattamento di spazi, ambienti e aule didattiche degli istituti presenti sul territorio, tenuto conto anche dello stato di dissesto finanziario in cui versa il Comune. Come giustificherà quest’inerzia il primo cittadino? Dove è finito l’impegno preso con gli alunni?