Il dg ASL RUSSO invece di fare il figlio dei fiori, pensasse a questa merda: TUTTI I NOMI dei professionisti che hanno mangiato con i progetti REMS. Non solo loro ma tutti i codazzi di infermieri e….

6 Maggio 2021 - 11:52

Ritorna in questa intercettazione il tema fondamentale dell’invadenza dei sindacati, aggiungiamo noi, di due soprattutto, in pole position la Fials, seguita dalla Cisl, che facevano il bello e il cattivo tempo negli uffici dell’intera Asl. Lo dicono Carizzone e Della Ventura in una intercettazione. E dicono anche tante altre cose….

 

AVERSA(g.g.) A novembre 2018 Luigi Carizzone, al tempo direttore del Dipartimento Salute Mentale dell’Asl di Caserta cominciò a ritenere, diversamente da quanto era accaduto fino ad allora, di rischiare anche lui qualcosa di serio e di grave nell’indagine che i carabinieri dei Nas di Caserta stavano svolgendo, su delega della procura della repubblica di Aversa-Napoli nord. L’intercettazione che pubblichiamo in calce è concitatissima. Oltre al solito campionario di parolacce e di espressioni gergali, alcune delle quali assolutamente sconosciute anche ai dialettologi e ai filologi della lingua napoletana e delle sue derivazioni, si nota per la prima volta che Carizzone è preoccupato.

Vorrebbe sapere bene cos’abbiano preso i Nas nella sede centrale di Caserta dell’Asl e si lamenta perchè un tal De Matteis, evidentemente un impiegato presente durante la visita dei carabinieri, non gli ha voluto dare alcuna informazione. Dall’altra parte c’è il “solito” Francesco Della Ventura. Anche lui, al pari di Carizzone, ritiene che la partita di questa indagine si stia giocando solamente sul terreno degli incarichi professionali extra-orari di lavoro grazie ai quali una vera e propria pletora di medici, infermieri, nani, ballerine intascavano soldi, il più delle volte senza svolgere alcuna prestazione.

Uno spaccato vergognoso e mortificante che la dice lunga sulla diffusione, sul grado di adesione vasta del sistema del malaffare, praticato da tutti o quasi e in cui tutti trovano qualcosa da brucare in proporzione alla loro posizione professionale e al loro grado di potere.

In realtà, proprio conversazioni come questa stavano aprendo il varco ad altri filoni di indagine che poi abbiamo letto, una volta messi nero su bianco, nell’ordinanza, un paio di mesi. Per cui, se Della Ventura poteva essere preoccupato per qualcosa che lui o qualche suo amico aveva avuto negli incarichi REMS, non sospettava che proprio in quei giorni l’autorità giudiziaria si era concentrata, avendone avvertito i prodromi già da qualche tempo, anche sulla mega gara d’appalto per il servizio di emergenza del 118 che evidentemente Della Ventura considerava fuori da un cono di attenzione che lui, però, aveva contribuito ad attivare quando, non sapendo di essere intercettato, aveva parlato più volte con il patron della sedicente associazione di volontariato La Misericordia Cuono Puzone.

La lettura dello stralcio è interessante nella sua interezza. Perchè al di là dello stravagante eloquio di Carizzone, si capisce molto di come funzionassero e, riteniamo noi, funzionino ancora le cose negli uffici dell’Asl di Caserta. Quello che si nota è un atteggiamento tutto sommato irriducibile. Se Carizzone, infatti, dice che quello non era il momento storico “per fare certe cose”, se avverte come una minaccia e come uno dei motivi principali dell’innesco dell’indagine, la presenza invasiva dei sindacati all’interno degli uffici dell’Asl, cosa che noi di CasertaCe scriviamo da almeno 10 anni, se dunque il ruolo invadente di Antonio Stabile, figlio di Salvatore Stabile, patron della Fials lo preoccupa, è anche vero che lui parla a Della Ventura come se si dovesse organizzare una sorta di ritirata strategica. Per cui, non viene messo nel conto l’abbandono definitivo di certe pratiche illegali.

E’ solo un momento; deve passare la tempesta dobbiamo organizzarci per capire cosa abbiano in mano realmente gli inquirenti. La sottolineatura più importante da fare su questo stralcio riguarda una fase dello sfogo di Luigi Carizzone, quando, quasi al termine della conversazione con Della Ventura, il dirigente sbotta: “Lì dentro ci sta Panzarotto, Raffaele Ferrantino, la verità poi Ortano si è divertito pure lui perchè ci ha messo pure i suoi di Mondragone, ci sta Letizia, Romagnuolo, ci sta un terremoto di gente, ci sta un sacco di gente però i guai non li voglio passare.

In poche parole, decine e decine di persone, di dipendenti sfruttavano questo giro vergognoso di incarichi non esperiti ma profumatamente pagati. E badate bene, il perimetro di azione di questa indagine è di un anno, un anno e mezzo. Provate a pensare per quanti anni questa cosa si è trascinata. Parlare di cifre iperboliche è anche poco. Non solo i vari Muscariello, Antonio Stabile, il medico Nicola Bonacci, l’altro medico Giuseppe Ortano, l’infermiere più influente all’interno del sindaco Fiasl Raffaele Ferrantino, l’altro medico Vincenzo Letizia, Romagnuolo “pappavano” loro, ma facevano pappare anche il proprio entourage di infermieri e di altri operatori sanitari. Insomma, una vera e propria orgia, perchè questo si capisce chiaramente dallo sfogo di Luigi Carizzone.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA