IL FOCUS. AVERSA. 7 MILIONI DI EURO di gare in tre mesi targate Leopoldo Graziano. Il sistema Ferriello, l’ingegnera acchiappa-incarichi Laura Alfano, premiata anche all’ASL NA2. I primi passi per svelare un giro impressionante di quattrini
11 Gennaio 2025 - 12:17
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Periodicamente questo giornale si è occupato di Davide Ferriello che ha condiviso al comune di Marano tanti anni con Gennaro Pitocchi, agli arresti domiciliari per il caso Teverola, e l’attuale dominus di fatto (la dirigente Dalila D’Angelo sembra non ci stia capendo molto) dell’Ufficio tecnico della città normanna dopo la decapitazione di Raffaele Serpico. Seguendo, poi, le tracce dell’ingegnera, arrivi dritto dritto da Ferriello in persona, oggi capo dell’UTC dell’Asl Napoli Due Nord. I tre affidamenti di Aversa sono a disposizione nella nostra redazione, mentre in calce pubblichiamo l’inquietante documento del comune di San Marcellino e l’incarico da quasi 100 mila euro dato tete-a-tete all’Asl Na 2
AVERSA (gianluigi guarino) – Per noi Leopoldo Graziano, in pratica il numero due dell’Ufficio Tecnico al comune di Aversa, rappresenta solo un nome e un cognome.
La sua faccia l’abbiamo vista in fotografia ultimamente e nel lungo periodo – addirittura anni – durante i quali ci siamo occupati delle gesta tutt’altro che eroiche del dirigente dello stesso Utc, Raffaele Serpico, fino al suo arresto e successivo spostamento ad altro incarico, ignoravamo assolutamente il fatto che in quegli uffici lavorasse uno che come nome porta quello dell’antica nobiltà prussiana e come cognome quello, per noi disgraziatissimo, del suo conterraneo deputato del PD.
Che dite, basta per dimostrare che in questa improvvisa gragnuola di articoli che lo riguardano non ci sia nulla di personale?
Ci ha interessato, anzi, giornalisticamente ci ha affascinato, la relazione tra Leopoldo Graziano e gli incarichi ricevuti, ovviamente pagati con soldi pubblici, dall’ingegnera Laura Alfano che da tempi non sospetti abbiamo individuato, con tanto di dimostrazioni, di un professionista appartenente ad una particolare filiera che ha in Davide Ferriello, anch’egli ingegnere e ben noto ai nostri lettori, un punto di riferimento indiscutibile.
LAURA…NON E’ ANDATA VIA. QUELLA VOLTA DI GRAZIANO NELLA COMMISSIONE A SAN MARCELLINO
Leopoldo Graziano affida un incarico ad una RTP capitanata da Laura Alfano ad Aversa, così come abbiamo scritto, per i lavori ad un asilo nido aggiudicati alla Siri Costruzioni, società molto presente negli ultimi due anni a Trentola Ducenta, a sua volta appartenente ad un altro potentato economico ad alto peso specifico, ovvero la famiglia di Casal di Principe, trapiantata a Caserta, dei Caprio.
Lo stesso Leopoldo Graziano, cambiandosi di vestito, è entrato nella commissione aggiudicatrice di altri lavori banditi dal comune di San Marcellino, luogo dove molto ha inciso Gennaro Pitocchi, attualmente agli arresti domiciliari per l’inchiesta sulla Lottizzazione Schiavone di Teverola, e grande estimatore di Graziano.
Fu lui probabilmente a consigliarlo al compianto Peppino Sagliocco quando, da Marano, dove aveva lavorato, in una sorta di congiunzione astrale, con Pitocchi e Ferriello, tutti assieme appassionatamente nelle stanze di quel comune.
Il link tra Laura Alfano e Davide Ferriello non è un’indiscrezione, come poi andremo a spiegare in altri articoli previsti per i prossimi giorni. Già in questo, però, possiamo comunque aggiungere dettagli che segnalano questa corrispondenza.
“ANCHE FERRIELLO COMPRA AI GRANDI MAGAZZINI MEPA”. OVVERO L’ALFANO E L’ASL NA2 NORD
Dunque, partiamo dalla base costitutiva della notizia. Davide Ferriello, che per 18 anni è stato un dipendente del comune di Marano, andando comunque a pizzicare qualche ora di qua e di là, ha deciso di spiccare il volo e da qualche tempo dirige l’Unità operativa complessa Gestione Risorse Tecniche e Tecnologiche, in pratica l’Ufficio Tecnico dell’Asl Napoli 2, sede centrale Frattamaggiore, che ingloba i comuni dell’Area Nord, con digressioni naturalistiche a Pozzuoli e nelle isole di Ischia e Procida.
Il 18 dicembre del 2023, come dimostra la determina che pubblichiamo in calce, assieme a quella di San Marcellino, quella di Aversa è presente in altro articolo (CLICCA E LEGGI), il dirigente Ferriello affida il servizio sulle indagini i strutturali e sulla verifica di vulnerabilità sismica di strutture sanitarie nei distretti sanitari di Afragola, Caivano, Crispano e Cardito (D.S. 44 e 45), all’ingegnera Laura Alfano, con un incarico tramite il Mepa, quindi con una scelta diretta di questa professionista, dal valore di 91.059 euro.
Della serie, ‘sticazzi. Non approfondiamo ulteriormente perché lo faremo in seguito. La digressione all’Asl Na2 l’abbiamo fatta per mostrare ancora la validità dell’equazione: Ferriello+Alfano.
TRE GARE, QUASI 7 MILIONI IN TRE MESI TARGATI LEOPOLDO GRAZIANO
Quindi, ora torniamo al primo dei Ferriello Boyz, ossia Leopoldo Graziano. Quando nel suo Ufficio tecnico succedeva il pandemonio, mentre il suo sindaco Alfonso Golia cadeva, grazie all’astensione sul voto del Bilancio da parte del presidente del consiglio comunale, Roberto Romano, sul quale fallì (francamente, non abbiamo condiviso la sua decisione di resistere) il tentativo estremo sull’allora consigliera comunale, nonché vicepresidente della Provincia, oggi assessora ad Aversa, Olga Diana, affinché tornasse sui suoi passi.
Mentre il tintinnio di manette scuoteva l’annosa operosità del dirigente Raffaele Serpico, lui, Leopoldo Graziano, sfornava aggiudicazione – e che aggiudicazion – a gò-gò. La magna pars è stata frutto dei finanziamenti del PNRR, con un’incursione provenienti dalla regione Campania e, parimenti a quelli del PNRR, sborsati dall’Unione Europea.
Questi affidamenti sono stati dati con ribassi che sono sospetti, nei parametri ormai classici e iperspiegati da CasertaCe nella sua attività quotidiana contro la mala amministrazione, la malagestio e nella difesa della trasparenza degli atti amministrativi.
A dire il vero ce n’è uno che esplica un ribasso normale, apparentemente regolare. Ma se quel numero sembra non innescare brutti pensieri, leggi il nome di chi è il titolare di questa ditta aggiudicataria e i brutti pensieri tornano lo stesso.
Andiamo per ordine e facciamo prima una breve premessa. Avete notato quanto vale l’utilizzo del Mepa in questa provincia. E avete visto che Ferriello arriva addirittura al nome di Laura Alfano attraverso il Mercato elettronico della pubblica amministrazione. Quindi scordatevi che il Mepa, la più grande boiata vivente e vigente nata per combattere la corruzione negli uffici pubblici, rappresenti anche il minimo sindacale della garanzia. Ora, possiamo procedere.
MICROIMPRESE MILIONARIE
Primo marzo 2023. Con i fondi del Pnrr, viene attivata la gara d’appalto per la riqualificazione viaria di via Selicelle, zona Cirigliano, ovvero l’area dell’ippodromo dismesso e dell’ospedale Moscati. Il 30 dicembre 2022, un attimo prima degli auguri e del cenone di San Silvestro, Leopoldo Graziano, responsabile di questo procedimento, con un sorteggio Mepa bla bla bla…, insomma, le solite barzellette, le cui metodologie sono state già smascherate da tante inchieste giudiziarie, invia la richiesta di presentare un’offerta per i lavori, dal valore di 3.2 milioni di euro, a venti ditte.
Di queste 20, a degnare di risposta l’ingegnere Graziano saranno solo 12 ditte. E cui ci sovviene una storia di questi ultimi giorni, protagonisti quei fuoriclasse della Cuc Nolana i quali, quando si sono sentiti forti assieme alle amministrazioni comunale con cui discutevano, invitavano dieci ditte, accogliendo la risposta di una, massimo due o tre di queste. Quando la magistratura ha iniziato a colpire l’amministrazione provinciale, il comune di Pignataro e ha anche iniziato a sbirciare le carte della Cuc Nolana, questa è partita con un paio di procedure aperte, alle quali hanno partecipato quasi duecento imprese, a dimostrazione di quale carico di vergognosa di violazione di ogni principio della concorrenza possieda la metodolgia Mepa, adottata in questo caso anche da Leopoldo Graziano.
La gara è stata aggiudicata al Consorzio Artemide di Roma, rappresentate legale: Michele Pianese (un cognome che ci riporta alla Campania Felix, sicuramente felix per questi qua), sede nell’autorevole via XX Settembre, nei pressi del ministero dell’Economia, grazie ad un ribasso del 15,29%, inferiore alla soglia di anomalia del 16,19%, calcolata sulla base delle offerte presentate dai 12 operatori. Quindi, un ribasso del 15% su una gara da 3 milioni, l’ennesimo danno mortale alla gestione dei conti pubblici.
Un deja vù: il “solito” consorzio da fuori regione e la solita impresa esecutrice che becca tutti o quasi i quattrini dell’appalto. La prescelta del consorzio Artemide è la DP2 Appalti e Gestione, con sede nella centralissima via San Giacomo, secondo la determina firmata da Graziano, mentre dal documento SOA si apprende che la sede è in corso Novara, ovvero a due passi dalla stazione. La partita IVA però è la stessa.
Come al solito, si tratta di un’impresa unipersonale e non osiamo buttar via sei euro per conoscere “l’ingente” capitale sociale. Risparmiandoci questa spesa, siamo comunque venuti a conoscenza del rappresentante legale della DP2, ovvero l’ingegnera Giuseppina Sciccone, classe 1991, che, al netto del ribasso, porta a casa 2.7 milioni di euro per finanziare i costi, pagare un fee al Consorzio Artemide attorno al 5% e, soprattutto, per i suoi utili che, chiaramente, non conosceremo mai. Tutti felici e contenti.
Va sottolineato che questa determina, ma anche le altre, che arrivano pochi mesi prima dei guai giudiziari del dirigente Serpico, portano anche la firma di quest’ultimo. Come è noto ad Aversa, tra Serpico e Graziano negli anni si è sviluppato un feeling assoluto.
RIBASSO NORMALE, MA FA “IRRUZIONE” QUEL COGNOME PESANTE DI CARANDENTE TARTAGLIA
30 marzo 2023, ovvero la data dell’aggiudicazione dei lavori rifunzionalizzazione e forestazione di via Gramsci. Abbiamo rispettato l’ordine cronologico, anche se qui siamo di fronte all’apparente anomalia di cui abbiamo fatto menzione in precedenza.
Anche in questo caso, Leopoldo Graziano, per i lavori finanziati dal PNRR con 1.785 milioni di euro, utilizza il Mepa per invitare 18 imprese che sono state sorteggiate, dice lui, insieme al suo capo, Serpico.
In questo caso, l’offerta è ancora più ignorata di prima perché di queste 18 mail di richiesta di offerta, solo in 3 rispondono.
L’anomalia, in questo nostro mondo all’incontrario, è la presenza di offerte congrue. La migliore del 39,999%, mentre le altre due si attestano al 39,319% e al 36,698%. L’impresa vincitrice contiene un nome non molto spendibile, ovvero quello di Arca Anita snc, di Leonardo Letizia, di Casal di Principe.
La prefettura di Caserta, però, alza il dito e fa notare che questa società al 20 marzo 2023 non è in regola, non è iscritta alla white list ed è sostanzialmente interdetta per provvedimento antimafia. Dunque, Leopoldo Graziano passa l’affidamento alla seconda arrivata, la International Costruzioni, società cooperativa con sede a Quarto, in corso Italia, legale rappresentante Pasquale Carandente Tartaglia, 37 anni.
Noi non sappiamo al momento se Pasquale Carandente Tartaglia abbia qualche parentela con quei Carandente Tartaglia di Marano, implicati in processi per il traffico mastodontico di rifiuti, compresa la costruzione della mastodontica discarica di Chiaiano, operazione economica avvenuta in combutta con Michele Zagaria e i fratelli del boss. Ma si tratta di un cognome non certo inusuale rispetto a quello portato dai vari Mauro, Franco, Giuseppe e Giovanni Carandente Tartaglia, imputati, processati e condannati nei due procedimenti paralleli di Santa Maria Capua Vetere e a Napoli, dove è caduta l’aggravante camorristica e ci sono state pene miti e assoluzione, con condanne più pesanti, 7 anni a Giuseppe Carandente Tartaglia, nella città del Foro.
Ecco perché abbiamo scritto che l’apparente congruità dell’offerta è stata compensata leggendo il cognome dell’aggiudicatario definitivo dei lavori di via Gramsci.
LA SOCIETA’ DELLA FAMIGLIA BRETTO, QUELLA DELL’EX MOGLIE DI ANTONIO BARDELLINO
E arriviamo al 12 giugno 2023. Dunque, tre mesi e mezzo e tre aggiudicazioni per un totale di 6 milioni e 800 mila euro. Questi sono documenti che abbiamo recuperato e relativi ad un lasso di tempo limitato, ma probabilmente altre gare e affidamenti sono stati sfornati nella seconda metà del 2023 e nel 2024. Quindi, potete ben capire quale giro di danaro abbia gestito Leopoldo Graziano.
Questa volta i fondi, sempre rilasciati dall’Unione Europea, riguardano il Fondo per lo sviluppo regionale, dedicato alle aree sottosviluppate del continente. I progetti devono essere controllati e avere il placet dalla regione Campania per quanto riguarda la finanziabilità e lo stato di avanzamento, mentre tutte le procedure rimangono saldamente nelle mani degli uffici comunali.
In questo caso, si tratta dei lavori per la riqualificazione di piazza Marconi dal valore di 1.974 milioni di euro. Anche in questa occasione, Leopoldo Graziano, in qualità di rup, sempre in tandem con Raffaele Serpico, utilizza il Mepa per invitare 15 ditte. Evidentemente non ha imparato la lezione, perché anche questa volta viene sostanzialmente ignorata la sua richiesta e rispondono puntualmente solo tre imprese. Dunque, non quattro o cinque, ma sempre e ineluttabilmente tre operatori. Una dinamica delle offerte quasi standardizzata rispetto alla precedente.
Le proposte di ribasso sono molto esigue rispetto a lavori da quasi 2 milioni di euro. Non è assolutamente così, fino a prova contraria, ma è come se tra le imprese ci sia una specie di accordo a monte, in modo da concentrare i ribassi rispetto a cifre ben precise tra pochi imprenditori partecipanti.
L’offerta terza in graduatoria è quella della Tecma srls, con il 12,13%. E qui non dobbiamo fare neanche la visura, perché una società a responsabilità limitata e semplificata può avere un capitale sociale infimo, anche di un solo euro. E ciò, chiaramente, la dice tutta. Seconda arriva la VE.LA. srl, con il suo 14,44%, ma ad aggiudicarsi questi lavori è la IBI srl, con il 16,55%.
Attenzione, noi di questo affidamento abbiamo già scritto in passato perché qui ha fatto irruzione sulla scena Livio Bretto, appartenente alla nota famiglia di San Cipriano d’Aversa, imparentato con Immacolata Bretto, storica prima moglie di Antonio Bardellino.
Nello stesso giorno della costituzione della IBI srl, il 30 ottobre 2008, giusto per far capire a tutti chi è il titolare del capitale, cede tutte le sue quote al signor Giuliano Di Fuccia, residente a Teverola, che al momento dell’aggiudicazione del comune di Aversa era e forse è ancora il legale rappresentante.
Per carità Bretto è – sempre fino a prova contraria – un sant’uomo. Ma sicuramente non sono da santificare questi ribassi.
L’articolo si è allungato rispetto alle nostre speranze, ma abbiamo solo iniziato a spiegare la vita del sistema Ferriello, di cui l’ingegnera Laura Alfano, la collega Maria Isabella Verbicaro (CLICCA E LEGGI), ma soprattutto Leopoldo Graziano sono protagonisti fondamentali.
CLICCA E LEGGI I DOCUMENTI DI SAN MARCELLINO E DELL’ASL NA2 NORD