IL FOCUS CASERTA. Rione Acquaviva abbandonato a se stesso. Tutte le criticità di uno dei quartieri più popolosi della città

13 Gennaio 2020 - 15:00

Caserta (pm) – Com’è risaputo, qui a Caserta la Fabbrica di San Pietro per antonomasia sono i lavori stradali, che non hanno mai inizio, che non hanno mai termine, ma che sono sempre in svolgimento. Che si tratti del rattoppo di una buca, del rifacimento del manto asfaltato, del ripristino di un marciapiede, non si fa a tempo di vederli  conclusi, che già riprendono nello stesso posto. Con il paradosso che le strade cittadine sono perennemente in cattive se non pessime condizioni, con infossamenti, avvallamenti, sbrecciature, ammaloramenti e mattonati disconnessi ovunque. Non si ricordano casi in cui i lavori fatti in una strada anche nuova siano durati nel tempo.

Lo sanno molto bene, in particolare, i residenti di viale Lincoln del rione Acquaviva, uno dei quali ci ha inviato le foto che pubblichiamo, segnalandoci come la parte della carreggiata in cui si vede quel cedimento venne sistemata appena a gennaio del 2019 e che già a giugno successivo, quindi solo sei mesi dopo l’intervento di risistemazione, si ripresentò lo stesso cedimento. Che, peraltro, per ottenere l’intervento di gennaio si era dovuto attendere mesi, con ripercussioni gravi per la viabilità, che risultava gravemente rallentata dalla presenza delle transenne collocate attorno allo scasso, in attesa lavori di riparazione che non arrivavano mai.

Ha aggiunto, il nostro lettore, che per tutto questo inverno l’acqua piovana si è infiltrata copiosamente dalle crepe determinatesi quasi subito nell’asfalto successivamente ai lavori, per cui è da attendersi primo o poi uno smottamento del tratto. E dunque, come nel gioco dell’oca, si dovrà tornare punto e a capo.

Lo stop sbiadito di via Battisti.

Della segnaletica orizzontale del posto, ossia delle strisce stradali a terra, neanche parliamo, considerando che persino quella del “centro del centro” di Caserta sono di fatto inesistenti, perché sbiadite al punto di cancellarsi.

La foto che pubblichiamo mostra le pessime condizioni in cui è lo stop dell’incrocio di via Battisti con via Roma. E le sue condizioni irregolari espongono il comune al risarcimento del danno in caso di incidenti, con le spese che alla fine finiscono per pagare tutti i cittadini a causa dell’approssimazione degli uffici municipali.

Ma se fossero tutti questi i suoi problemi, sarebbe grasso che cola per il quartiere Acquaviva. Difatti, benché sia tra i più popolosi del capoluogo, è abbandonato praticamente a se stesso. Manca di servizi collettivi di ogni tipo ed è stretto in una morsa di traffico più unica che rara. Non ha verde pubblico e luoghi di socializzazione. Sono proverbiali, in tema, due casi. Quello dell’asilo di quella via Benevento, le cui giostrine, per quanto essenziali per una scuola dell’infanzia, sono inagibili da anni ed almeno dal 2017 (sic! altro che la Raggi a Roma con le scale mobili della metropolitana) come denunciato a suo tempo da questo giornale con un articolo. Ed il caso dell’incrocio del sottopasso che da via Ferrarecce immette in viale Lincoln, dove si realizza – se così si può dire – il moto perpetuo del traffico, il quale vi confluisce copioso anche da San Nicola e da Maddaloni. E mentre il traffico di corso Giannone, neppure lontanamente paragonabile con questo, è monitorato per l’inquinamento che provoca, per quello abnorme di qui non ci si pensa neppure lontanamente. E di disciplinarlo diversamente in modo da attenuarne la portata non interessa nessuno.

Nella foto, il traffico continuo e caotico del sottopasso di collegamento tra via Lincoln e via Ferrarecce.

Per la proverbiale assenza di almeno un vigile urbano di quartiere – da decenni invocato sempre promesso  mai sostanzialmente accordato – specie nei fine settimana le zone limitrofe ai due passaggi a livello – quelli dove il sottopassaggio sembra l’antro dell’orco – vengono stipati di macchine in sosta abusiva ad opera di nugoli di parcheggiatori altrettanto abusivi che agiscono alla luce del sol. ops…della luna… . Per il resto dei giorni, le macchine occupano ogni spazio possibile ed immaginabile  delle pur lunghe arterie del rione, al punto che la circolazione avviene con estrema difficoltà ed i tanti anziani residenti non riescono persino a passare.

In questo clima di anarchia anche il muro della ferrovia, che aveva resistito per un bel po’ dopo il suo rifacimento, ha capitolato. L’altro giorno, qualcuno lo ha imbrattato di vernice rossa con un antistorico HADELANTE COMPANEROS!

A quando un minimo di attenzione a questa parte della città. Alle prossime elezioni?

Nelle due foto, il cedimento della strada in viale Lincoln, in panoramica ed in particolare.

 

Negli scatti sotto, i lavori eseguiti nel gennaio 2019  per lo stesso dissesto.