IL NOME. Prezzi stracciati alla pompa di benzina grazie all’evasione fiscale: ecco chi è l’imprenditore casertano indagato
22 Ottobre 2025 - 11:36

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Due nomi interessano la provincia di Caserta. Il legame con l’indagine “Salzillo”
CASAL DI PRINCIPE – Torniamo a scrivere in merito al maxi sequestro che abbiamo trattato ieri (clicca e leggi qui). L’indagine, relativa al mancato pagamento dell’Iva sulle scorte di carburante con cui erano forniti i distributori di benzina, è gemmata dalla precedente inchiesta dello scorso marzo sulla “Penta Petroli” dell’imprenditore Vincenzo Salzillo, patron dei distributori Ewa,.
E’ fondamentale specificare che in questo caso il nome di Salzillo non risulta tra i 30 indagati e non rientra in maniera diretta nei nominativi espressi all’interno della misura di sequestro che ha colpito 30 società, portata avanti dal Nucleo PEF di Caserta guidata dal tenente colonnello Carlo Cardillo.
Il metodo, smascherato dagli inquirenti, prevedeva l’utilizzo di alcune società “fantasma”, con annessi prestanomi, che acquistavano (almeno su carta) i carburanti senza versare l’imposta obbligatoria e rivendendola, così, alle aziende in questione a prezzi molto più bassi rispetto alla concorrenza.
La realtà territoriale più interessata è sicuramente la provincia di Napoli, con forte influenza anche su quella di Salerno ed alcuni territori dell’Agro-Aversano e della città di Caserta: in queste ultime, infatti, figurano due nomi, uno tra le 30 società colpite dalle misure del gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la San Marco Petroli, con sede a Castel di Sasso, mentre tra gli altrettanti indagati si legge di Giovanni Santabarbara, originario di Piana di Monteverna.