IL RITRATTO. L’ingegnere Claudio Valentino, il giramondo degli uffici tecnici: da Angelo Brancaccio al clan Puca-Cesaro, vita e “opere” di uno (dei tanti) tecnici in perenne servizio criminale

9 Giugno 2020 - 14:00

CASAGIOVE – Un anno e mezzo fa, precisamente l’11 marzo 2019, scrivevamo un articolo in cui commentavamo, riuscendoci ancora a sorprendere per quello che riportavamo, sulla nomina del professionista arrestato stamattina nell’indagine dda sulla connection tra i Cesaro e i clan di Sant’Antimo, a capo della commissione di gara per i servizi cimiteriali di Santa Maria Capua Vetere. Qui sotto vi riproponiamo quell’articolo, che non ha perso lo smalto della contemporaneità ed è anche utile per fare un pò di “wikipedia” sul personaggio.

 

QUI SOTTO IL NOSTRO ARTICOLO DELL’11 MARZO 2019

S. MARIA C.V. A capo della commissione del super appalto al cimitero, Claudio Valentino indiziato nell’inchiesta di POLITICA & CAMORRA
11 Marzo 2019 – 21:05

SANTA MARIA CAPUA VETERE (g.g.) – Nessuno può seriamente dubitare che l’ingegnere Claudio Valentino fosse, nel passato prossimo di cui ci stiamo occupando, e sia ancora nel presente abilitato a presiedere una commissione di aggiudicazione di una gara di appalto di importo rilevante.
Ma questo è un discorso. Altra cosa è quello relativo ad un’amministrazione comunale che dal primo giorno ha detto di voler essere testimone stabile di una legalità, fatta, prima di tutto, di atti trasparenti, di azioni opportune rispetto ad una misura che non può essere costituita solo dalla stretta e fredda realtà riguardante l’esito di un procedimento giudiziario.

Se l’ingegnere Claudio Valentino, che ha presieduto la commissione che ha giudicato la gestione dei servizi cimiteriali alla società di cui è titolare il cugino omonimo di Attilio Guida, fumantino ex vice sindaco di Gricignano di Aversa, ma soprattutto coinvolto nel 2013 in una storia giudiziaria in quel di Battipaglia che lo portò ad essere oggetto di misure cautelari poi revocate insieme all’imprenditore di Casal di Principe, Nicola Madonna, dicevamo, se l’ingegnere Claudio Valentino è lo stesso Claudio Valentino che ha governato l’ufficio tecnico e l’ufficio urbanistica del comune di Orta di Atella, ai tempi dell’amministrazione di Angelo Brancaccio, se è lo stesso che fu implicato nell’ordinanza giudiziaria che portò una 70ina di persone, tra politici e dipendenti del Comune di Orta ad essere inquisiti, se è lo stesso di cui parlano i pentiti Tammaro Diana e Nicola Cangiano. Se è lo stesso il cui citato Tammaro Diana racconta dei movimenti da lui svolti a Villa Literno quando, come risulta dall’ordinanza che portò all’arresto del sindaco Enrico Fabozzi, dei Mastrominico e di Giovanni Malinconico, proprio in questi giorni a processo a Santa Maria Capua Vetere, proprio il Valentino gli avrebbe indicato il nome di un ingegnere o architetto Pota, libero professionista a cui far redigere, a prezzo esorbitante, il progetto per un capannone industriale, il cui permesso a costruire, il fratello di Tammaro Diana presentava al Comune di Villa Literno e dunque a Valentino per la zona di via Porchiera. Ma, se stiamo parlando dello stesso Claudio Valentino, oggi, manco a dirlo, dirigente al Comune di Sant’Antimo dove non sappiamo se è arrivato per volontà dei Cesaro o del nuovo sindaco anti-Cesaro; dello stesso Claudio Valentino con studio a Casagiove con forti relazioni a Caserta capoluogo, a partire dall’amicizia personale che lo lega all’attuale assessore comunale Franco De Michele, beh, che dice il giudice Oscar Bobbio, era proprio opportuno a questo Claudio Valentino far presiedere la commissione per la gara del cimitero vinta dal cugino del già citato Attilio Guida, che i pentiti raccontano essere stato amico di Vincenzo Schiavone ‘o petillo, nipote di Sandokan e di Cicciariello e che a capo di una sua società, vincitrice di un appalto al Comune di Alvignano nel 2008, aveva messo una persona legata a Claudio Schiavone (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO)?

Giorno dopo giorno questa vicenda, che avevamo affrontato per una normale questione di un possibile favoritismo ad un privato grazie ad un project financing apparentemente fatto su misura, assume contorni sorprendenti e sempre più inquietanti.