S.MARIA C.V. Chi è Attilio Guida, il nuovo re del cimitero. Il cugino “carnale” accusato di rapporti con la camorra e quel pestaggio ad un anziano…

10 Marzo 2019 - 12:30

SANTA MARIA CAPUA VETERE (gianluigi guarino) – Inutile girarci intorno, molti che si ritenevano “amici” di CasertaCe hanno potuto valutare che, in questi ultimi anni, la cortesia, la nostra disponibilità ad avere un rapporto cordiale, per noi finalizzato comunque fondamentalmente ad ottenere notizie, non ha mai prodotto, nel momento in cui tali persone hanno dimostrato con i loro comportamenti di non essere integri (e non ci riferiamo a meri guai giudiziari), hanno impattato contro un muro, visto che nulla gli è stato risparmiato, proprio perché con questo giornale avevano un’abitudine cordiale, in termini di esposizione e di dure considerazioni sul loro agire.

Santa Maria Capua Vetere è il luogo in cui tutto ciò, negli anni, ha trovato la massima applicazione. Per cui, dicevamo, inutile girarci intorno, noi che pure abbiamo guardato con attenzione e con laicissimo spirito i primi passi dell’amministrazione guidata da Antonio Mirra, sperando nell’attestazione di un’identità nuova e rinnovata, pur essendosi dovuto impegnare in nome della realpolitik con vecchi sistemi e vecchie strutture, che, non ce ne voglia l’avvocato Nicola Leone, niente di personale per carità, proprio in Leone, sin dall’alleanza elettorale, ha incarnato i metodi di una certa politica, per intenderci quella delle strisce blu, dei Gabriele Capitelli, degli Arciprete, dei Sepolvere e di una precisa genia di imprenditori.

Dopo un certo periodo, in cui abbiamo scritto anche con benevolenza, ci siamo accorti invece che il sindaco Mirra non era riuscito assolutamente a far prevalere un modello di politica rinnovata e che invece quello di Nicola Leone continuava a rappresentare il marchio di fabbrica della potestà amministrativa sammaritana.

A dire il vero, questa valutazione sul sindaco, legata alla manzoniana immagine del vaso di creta in mezzo ai vasi di ferro, è risultata, aggiungiamo purtroppo, anche riduttiva. Perché quella che ci è sembrata, in un primo tempo, l’amministrazione Leone, è, invece, un’amministrazione Mirra-Leone, con il primo non vittima inconsapevole e stralunata di un meccanismo molto più grande di lui, ma protagonista attivo in quanto pienamente immerso nel brodo di cultura di un’azione che finalizza il suo essere alla mera gestione del potere e non certo ad una tensione costante, appassionata, dedita al bene comune.

Il modo con cui stiamo seguendo le vicende del cimitero di Santa Maria Capua Vetere non è frutto di un incrocio casuale con un’evidenza cronistica.

Inutile girarci intorno, l’avvento nella gestione di una nota ditta di Grcignano D’Aversa: la G.I. AT., ci ha fatto alzare le antenne. Sia chiaro, niente di particolarmente sconvolgente. Attilio Guida, al cui acronimo onomastico, che si ricollega la ragione sociale, giusto perché nessuno possa avere dei dubbi, non è uno sconosciuto rispetto alle cronache di questo giornale, essendo egli il cugino diretto, peraltro omonimo, dell’ex sindaco di Gricignano d’Aversa.

Ma neanche possiamo dire, per rispetto alle leggi della nazione, che su quest’ultimo, cioè l’Attilio Guida già vice sindaco di Gricignano, al tempo del chiacchieratissimo Andrea Lettieri, nonchè figlio di Antonio Guida, ex primo cittadino del comune alle porte di Aversa, insistano ombre in grado di condizionare formalmente la valutazione sulla gara d’appalto che suo cugino omonimo, nonchè collega imprenditore, si è aggiudicato, mesi fa, a Santa Maria Capua Vetere, con un ribasso da capogiro (pari al 40%).

In effetti, fino a qualche tempo fa, il vero imprenditore di famiglia è stato proprio l’Attilio Guida, ex vicesindaco, il quale fu coinvolto nella nota vicenda del 2013, quando la Dda chiese e ottenne una misura cautelare per lui e per un altro imprenditore ancora, Nicola Madonna, stavolta di Casal di Principe, per un caso di presunta corruzione che coinvolse l’allora sindaco del comune di Battipaglia e altri funzionari della cittadina del salernitano. Quell’indagine partì da un ribasso, considerato dalla dda, a dir poco sospetto, del 34% su un appalto, in quel caso, per lavori stradali.

Da quella storia, se non ricordiamo male, Attilio Guida, cugino e omonimodel titolare dell’appalto del cimitero di Santa Maria Capua Vetere, è uscito bene e sono rimaste, dunque, lettera morta le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che lo riteneva connesso a Vincenzo O’ Petillo Schiavone, uno che a Santa Maria Capua Vetere ha lasciato un’impronta fondamentale quale organizzatore e partecipante all’arcinoto agguato, ad esito del quale, il 31 ottobre 2005, furono uccisi il ras e super killer bardelliniano Sebastiano l’evraiuolo Caterino e suo nipote.

E lettera morta rimase, perché evidentemente tutto è stato chiarito, la contestazione mossa nel 2008 alla G.&G. Costruzioni srl., altra società di famiglia, la quale si presentò in Ati con la Guida Impianti alla gara di appalto per “Lavori inerenti al progetto infrastrutture e sistemi urbani” al comune di Alvignano, importo: euro 636.360,84 cent., rappresentata legalmente dall’amministratore Orlando Galeone, cognato di Claudio Schiavone, un soggetto radicato nell’area matesina e nell’alto casertano, rispetto alle cui rampantissime azioni, se ritenete, potete accedere alla cospicua letteratura di CasertaCe che ne ha spesso scritto anche in relazione alle turpi vicende degli appalti del Consorzio di bonifica del Basso Volturno, quello, per intenderci, che ha la sua sede in via Roma, a Caserta.

Si sa che le vicende dell’imprenditoria in questa provincia spesso danno l’impressione di essere collegate al mondo dell’illegalità, salvo poi accorgersi che la legge non riesce a dimostrarlo. Di Attilio Guida, cugino e omonimo di quest’altro Attilio Guida, che a partire dalla vicenda di Battipaglia, sembra aver preso il testimone delle attività imprenditoriali di famiglia, si ricorda anche un pestaggio da lui inflitto, nel 2013, proprio quando era vicesindaco, ad un 78enne di Gricigano, a seguito, spiegò poi scusandosene, di un’aggressione verbale che quest’anziano aveva fatto a suo padre Antonio, il già citato ex sindaco di Gricignano.

Per carità, la G.I.AT. ha partecipato e vinto in maniera regolare all’appalto per la gestione dei servizi nel cimitero di Santa Maria Capua Vetere. Proprio grazie alla sua proposta di project financing (LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI SERA), che l’amministrazioe comunale ha già accettato nonostante appaia palesemente sbilanciato a favore del privato e che ora aspetta solo di essere approvato dal consiglio comunale, all’interno del piano triennale delle opere pubbliche, si prepara a tritare utili per milioni e milioni di euro che ristoreranno pienamente Attilio Guida, “dissanguatosi” con il super ribasso.

Per carità, solo una coincidenza, fino a prova contraria, questa relazione tra il ribasso e il project sbilanciato a favore del privato. Una coincidenza che, però, merita, per come si è connotata, credo che ce ne possiate dare atto, un minimo di attenzione da parte dell’unico giornale che, quando c’è da analizzare un meccanismo discutibile, lo fa, senza se e senza ma e senza guardare in faccia a nessuno.