Il sindaco di Frignano Santapria dà un incarico da quasi 80 mila euro al figlio del sindaco di San Marcellino Colombiano. PNRR terreno di caccia della fasce di Zannini-De Luca

27 Marzo 2024 - 13:38

Siamo così inondati da segnalazioni che questa, risalente allo scorso 13 ottobre, ce l’eravamo completamente scordata. E stamattina – per un fatto fortuito – l’abbiamo rispolverata

SAN MARCELLINO – Non c’è dubbio che Nicola Colombiano, 33 anni, sia un ottimo ingegnere. Lo è esattamente come il 99% di tutti gli altri ingegneri casertani e del 100% degli ingegneri suoi coetanei.

La premessa è fondamentale, sia per quanto riguarda il giudizio di valore sul professionista, sia per quanto riguarda il riconoscimento della pari dignità delle consistenze cognitive dei suoi colleghi.

Domanda: quanto conta, nella dinamica degli affidamenti erogati dalla pubblica amministrazione, nel caso specifico che andiamo a presentare il settore degli enti locali, il fatto che Nicola Colombiano, oltre ad essere un bravo ingegnere, è anche il figlio di Anacleto Colombiano, al quale pensiamo di rivolgere un complimento se lo definiamo costruttore edile e costruttore di medie e grandi opere pubbliche, prima ancora che sindaco di San Marcellino?

Può contare niente, può contare molto, può contare tutto.

Non conta niente se il comune trentino di Palù di Giovo – ci è venuto in mente perché è il luogo dove è nato e vive il campione di ciclismo Francesco Moser – sceglie l’ingegnere Nicola Colombiano per dirigere i lavori, coordinare la sicurezza sul cantiere di una sua opera pubblica.

Può contare molto se l’ingegnere Nicola Colombiano viene scelto da uno dei 500 e passa comuni della regione Campania. Il passaggio tra il contare niente e il contare molto è funzione inversamente proporzionale ai chilometri che separano Palù di Giovo e Napoli.

Conta, invece, tutto nel momento in cui, seppur legittimamente da un punto di vista giuridico, l’ingegnere Nicola Colombiano riceve un incarico da un comune dell’agro Aversano o da comuni dell’agro Aversano che si trovano a pochissimi chilometri, se non metri di distanza, dal confine da cui inizia quello di San Marcellino, in cui il papà Anacleto fa il sindaco da diversi anni – l’ultima volta addirittura ad epilogo di un’elezione con un’unica lista, la sua, in campo – e che somma a questa carica quella di presidente dell’Ato provinciale relativo al ciclo delle acque, peraltro al centro, insieme all’Ente Idrico Campano di una valanga di polemiche per l’affidamento al Consorzio Idrico, oggi Idrico Spa, della gestione stramilionaria dei servizi integrati idrici (o para-idrici), in tutti i comuni della provincia di Caserta.

Affidamento bollato praticamente di infamia dall’Autorità per la concorrenza e per il mercato, o Antitrust, che dir si voglia.

Nello scorso ottobre ci è arrivata una segnalazione, puntualmente corredata da una documentazione amministrativa autentica.

Ci informavano che, attraverso il Mepa (Mercato elettronico della pubblica amministrazione), da noi considerato strumento, con tante argomentazioni espresse al riguardo, assolutamente inadeguato per garantire uno straccio di trasparenza nei procedimenti di assegnazione di incarichi e di appalti, l’ingegnere Nicola Colombiano era stato scelto dal comune di Frignano, guidato dal sindaco Lucio Santarpia, della conosciuta famiglia di antica esattori dei tributi, in passato coinvolta nel processo Spartacus, quale coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dell’intervento, finanziato dai fondi del PNRR, per la riqualificazione dell’ex plesso scolastico (sic!) 1 Maggio, in cui, leggendo la determina, sarà messo in piedi un non meglio specificato “centro per lo sviluppo dei servizi e delle attività socio-culturali.

Importo per questo incarico da 77 mila euro (iva inclusa) a fronte di lavori per una cifra pari a un milione e 243 mila euro. Un cantiere che per ora non sappiamo tramite quale stazione appaltante verrà utilizzata per la gara, se l’amministrazione provinciale o la mitica CUC Nolana.

Per pura casualità, Frignano e San Marcellino sono due gioielli della preziosissima collana (nel 2020, 21 mila e passa preferenze personali, nel 2025 stimiamo che, senza turbative esterne, sia in grado di raccoglierne anche 50 mila) del consigliere regionale Giovanni Zannini, nonché riferimento tra i più importanti del presidente Vincenzo De Luca.

Amen.

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