IL VIDEO. CASERTA. Giù gli alberi per far posto ad un parcheggio: residenti scendono in piazza

22 Febbraio 2023 - 20:45

CASERTA (pm) – Con tutti i soldi che stanno arrivando a Caserta avendoli potuti semplicemente chiedere mettendo assieme qualche carta (sulla luna ci vanno altri che non gli uffici comunali), si sarebbe potuta cambiare la fisionomia della città. Rinnovarla e renderla più vivibile, come si dice, secondo le finalità che sottendono all’assegnazione di questa specie di fondi pubblici. Gli interventi necessari sarebbero stati ben semplici. Liberare spazi, incrementare seriamente il verde, che non è certo quello delle risibili villette che al più sono giardinetti, razionalizzare i servizi pubblici mediante misure di accorpamento logistico dismettendo infinite sedi ed utilizzando l’edificato esistente. Comprare l’area del Macrico e farne il parco pubblico cittadino di verde integrale.

Invece emerge sempre di più il carattere speculativo che si sta imprimendo alla spesa, con interventi mirati a costruire nuovi volumi ed a consumare nuovo suolo cittadino di quello esiguo ormai rimasto. Con la classica retorica argomentativa conosciuta come truffa delle etichette, si propaganda che si stanno rigenerando il centro come i borghi, che dovrebbe voler dire sistemare l’esistente dal pregio architettonico, rimuovere gli sconci edilizi avutisi nel tempo, diffondere la presenza di parchi verdi estesi, quando in realtà si stanno commissionando colate di cemento a non finire.

Se ne sono ben accorte le tante associazioni civiche, di varia aspirazione, che operano nel quartiere Acquaviva.

I logo dei comitati cittadini in azione al rione Acquaviva

In particolare, gli storici esponenti del Comitato Città Viva Caserta Virginia Crovella e Vincenzo Fiano, con un video ed un manifesto stanno chiamando alla mobilitazione il rione e la cittadinanza, indicendo una manifestazione pubblica per domani alle ore 17.00.

Il manifesto del comitati che hanno indetta la manifestazione

Qual è la questione? E’ presto detto.

Il quartiere Acquaviva, dopo decenni di autentico e non metaforico abbandono, è destinatario di 15 milioni di euro dei fondi cosiddetti PINQUA – non a caso sigla che sta per Piano Innovativo Nazionale Qualità dell’Abitare. Orbene il Comitato lamenta non solo che i residenti non vengono presi in alcuna considerazione nella fase progettuale delle opere che sarebbero necessarie nella loro ottica di abitanti, ma di aver appreso con sconcerto l’impensabile, che contraddice radicalmente la finalità dei fondi. Ed ossia che il comune si appresta ad impegnare quasi 6 milioni di euro per realizzare un parcheggio interrato per 100 posti macchina occupando, anche attraverso l’abbattimento di numerosi alberi in pieno rigoglio, buona parte di quell’area di verde rionale denominata l’Oasi.

Sarebbe un’autentica disdetta, che tuttavia non ci sorprende più di tanto avendo ben chiaro che il comune è votato a costruire in ogni modo ed in ogni spazio possibile. Figuriamoci se, per qualche protesta popolare di quel quartiere che ha quasi plebiscitato il sindaco eleggendolo per la seconda volta, rinuncerà ad una commessa di 6 milioni di cemento.

L’appello del Comitato Città Viva