JABIL. Rabbia e disperazione dei 190 lavoratori licenziati. Mobilitazione a oltranza

27 Gennaio 2023 - 19:29

FimFiomCgil-CislUil hanno ribadito con forza che le istituzioni devono impedire che la multinazionale faccia partire, da lunedì prossimo, i licenziamenti per 190 lavoratori.

CASERTA Si è conclusa intorno alle ore 14 l’ennesima manifestazione di protesta che gli operai della Jabil di Marcianise hanno tenuto oggi a Caserta per cercare di impedire, attraverso i canali politico-istituzionali, i 190 licenziamenti annunciati dall’azienda e che, salvo fatti nuovi dell’ultima ora, dovrebbero partire da lunedì prossimo.

Il documento che ha indetto la protesta con i motivi di essa

Com’è noto, la vertenza che oppone la multinazionale americana, che produce colonnine per la ricarica di auto elettriche con una forza lavoro di 440 dipendenti e che ne vuole tagliare quasi la metà, si trascina da tempo. Le maestranze hanno attuato nel tempo varie forme di lotta con cortei e sit-in sia presso lo stabilimento che a Napoli e Roma. Nella Capitale, martedì scorso avevano un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per tentare un’ultima mediazione con la società, che però si concludeva con un nulla di fatto. La dirigenza aziendale si dichiarava persino indisponibile ad una proroga di un mese della cassa integrazione, periodo di tempo utile a percorrere altre possibili soluzioni.

Stamattina, alle 9.30, il nutrito corteo degli operai è partito da piazza Garibaldi (dalla stazione ferroviaria) e, attraversando la città, si è portato in piazza della prefettura, dove una delegazione di manifestanti e  sindacati ha incontrato il prefetto Giuseppe Castaldo.

Al termine dell’incontro i delegati hanno diramato un comunicato che afferma: “ FimFiomCgil-CislUil hanno ribadito con forza che le istituzioni devono impedire che la multinazionale faccia partire, da lunedì prossimo, i licenziamenti per 190 lavoratori. Ci opporremo con ogni mezzo. Nelle prossime ore continueranno le iniziative di lotta sul territorio”.

Come si vede non c’è rassegnazione e pare che si confidi in nuove commesse e nei piani del PNRR. Comunque, nell’immediato, nel differimento dell’espulsione così drastica di metà dell’organico lavorativo che permetta la ricerca di soluzioni alternative.

FimFiomCgil-CislUil hanno ribadito con forza che le istituzioni devono impedire che la multinazionale faccia partire, da lunedì prossimo, i licenziamenti per 190 lavoratori.

IL VIDEO

Alcuni momenti della manifestazione