LA FOTO. Nicola Scognamiglio e la Iodice umiliati da Johnny “il bullo” Zannini e da un Nicola Russo qualsiasi. Indebolita, “la dottoressa” ora rischia la rielezione

15 Settembre 2024 - 13:21

Una beffa. E d’altronde il mondragonese gliel’aveva promessa una mattina di più di un anno fa sotto al palazzo del Consiglio regionale

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MARCIANISE (g. g.) – Che Nicola Scognamiglio rischiasse di rimanere tritato da Giovanni Zannini dai suoi metodi ben noti, era emerso davanti agli occhi di chi ritiene, per esperienza e scienza cerebrale sin dal secondo successivo a quello in cui il simpatico Nicola aveva affrontato Johnny il bullo sotto al palazzo del Consiglio regionale, cantandogliene quattro e anche più di quattro dopo aver saputo (da CasertaCe) di una cena, più o meno riservata, che Zannini aveva fatto con l’allora candidato sindaco Antonio Trombetta, auspice il “solito” nipote Gabriele Trombetta.

Quella lite sancì l’esclusione di Zannini dalla coalizione trombettiana, di cui, al tempo, Scognamiglio era la struttura portante, avendo lui stesso, insieme alla moglie, la consigliera regionale Maria Luigia Iodice, scelto Trombetta, notificandolo a Zinzi il suo nome via WhatsApp.

E figuriamoci se Johnny il bullo non organizzasse la vendetta dal nanosecondo successivo a quella scenetta pubblica, consumata nel centro direzionale di Napoli. .

Scognamiglio, che si nutre di un’autostima sempre simpaticamente esternata, al punto da averla fatta diventare un cult, ha pensato di avere tutto sotto controllo.

E mentre lui lo pensava, Zannini “se lo faceva” alla grande. Metteva più bandierine, alcune ufficiali, qualcun’altra ufficiosa, ma a disposizione quando servirà, tra i consiglieri di maggioranza e preparava il ribaltone di Nicola Russo, rendendo quasi autosufficiente il sindaco, in modo da metterlo al riparo da eventuali azioni punitive di Scognamiglio, i cui numeri reali dei consiglieri si riducevano sempre di più.

Per usare un’ espressione francese, divenuta metafora dei processi politici, Scognamiglio, giorno per giorno, si è trovato sempre di più in un “cul de sac”.

Ma una vendetta non è tale se non si manifesta attraverso l’umiliazione di un rivale. Zannini vuol far fare a Scognamiglio la figura dell’idiota. Sa che al simpatico Nik piace di apparire” “massiccio”, stratega, attrattore di apporti politici per la causa della sua Maria Luigia e perfidamente gli ha spedito a casa Nicola Russo, il quale, dopo essersi esercitato con il training autogeno per non scoppiare a ridere mentre glielo diceva, ha giurato eterno e fedele amore alla sua causa e a quella di Maria Luigia in quanto lui, Russo, con Zannini aveva rotto.

“L’avevo detto!”, ha pensato Nik gonfiando il petto, “che a Marcianise comando io e Luigia e quello Zannini non entrerà elettoralmente a Marcianise.”

Babaaaaaa!!! Uno o due giorni dopo, Zannini ha postato una foto che lo ritrae accanto a Nicola Russo, quest’ultimo in totale modalità sottomissione, autista, in stile Ambrogio, quello dei Ferrero Rocher, destinazione una mangiata a Napoli con un altro consigliere regionale.

Nel 2020, Maria Luigia Iodice ha potuto chiedere il voto a tutti, galleggiando leggera su una delle tante lotte tra arieti con sangue e feriti tra Dario Abbate e Antonello Velardi. Contro di lei solo la flebile candidatura di Pino Riccio. Risultato: 3mila voti di preferenza da Marcianise, indiscutibilmente decisivi per la sua elezione a consigliere regionale, ad epilogo della volata con Steve Stellato densa di polemiche e di strascichi giudiziari

Al momento, la sciaguratissima scelta di Antonio Trombetta e una serie di errori compiuti in questo anno, che nemmeno a volerli fare di proposito si sarebbe riusciti a collezionarne tanti, hanno prodotto la seguente situazione: Giovanni Zannini rafforzatissimo a Marcianise con Laurenza, Russo, Ciack Video, che ha già assaporato la biada di lucrosi incarichi per gli amici suoi, nell’ex Consorzio Idrico, dove non su muove foglia senza che Zannini non voglia, già pronti a correre per il mondragonese.

In più Zinzi, che ovviamente dice a Scognamiglio “l’hai inventato Trombetta? Ora piangitelo tu” e che si sta rafforzando a sua volta, come dimostrano certe foto di questi giorni che li ritraggono in gruppo con diversi marcianisani a cui ha presentato la consigliera regionale Piccerillo, ma soprattutto suo marito, soggetto un bel. po’ differente dall’altro principe consorte, ossia il marcianisano protagonista di questo articolo, per praticità

Per non parlare del Pd, che sicuramente inserirà un candidato forte o una candidata forte, l’ipotesi di una candidatura di Paola Foglia resta sempre forte , anche se non è l’unica. Dulcis (si fa per dire) in fundo, Pino Riccio, che sarà ancora della partita. Insomma i tremila voti di preferenza potrebbero essere una chimera. E a quel punto la bocciatura, la mancata rielezione sarà una logica conseguenza. Umiliato da Zannini e indebolito elettoralmente.

Nicola, Nicola, la politica, per com’è diventata oggi, necessita di pelo sullo stomaco e non bastano quelli brizzolati che mostri orgogliosamente liberando nei mesi caldi il secondo bottone delle tue camicie di gran fattura.