Le estorsioni ai commercianti di BAIA DOMIZIA. Parla il dipendente del chiosco: “Mai viste richieste di pizzo al mio capo”

10 Maggio 2024 - 18:00

CELLOLE – Secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, approfittavano delle difficoltà economiche di famiglie e, soprattutto, di imprenditori e commercianti, per prestare loro denaro salvo, poi, pretendere interessi da capogiro.

Si è tenuta oggi l’udienza del processo per usura ed estorsione aggravata che vede sul banco degli imputati 6 presunti strozzini.

Si tratta di Achille Sauchella, 60 anni di Cellole; Nicola Campanile, 52enne di Bacoli; Giancarlo Alfiero, 57enne di Casal di Principe; Riccardo Di Rosa, 55enne di Castel di Sangro; Michele Casolare, 60enne di Quarto e Maurizio Di Rosa, 37enne di Sulmona.

A parlare è stato un dipendente del chiosco di Baia Domizia di proprietà di un soggetto ritenuto vittima di queste estorsioni.

Era Nicola Campanile l’uomo a cui portavo i soldi di fine giornata. Al chiosco c’eravamo io, lo stesso Campanile e Michele Casolare.”

Sulle richieste economiche degli imputati nei confronti del suo datore di lavoro, che non otteneva sotto contratto, Come si suol dire, al nero, l’uomo ha così risposto: “Estorsioni? Non ne ho mai viste.