LE FOTO. Alla convention di Bosco e De Luca ufficiale il matrimonio tra Nicola Caputo e il sindaco di AVERSA. E se Zinzi si candida alle europee?
31 Ottobre 2018 - 13:13
AVERSA (G.G.) – Sala piena e una dimostrazione evidente del fatto che Luigi Bosco mantiene un significativo consenso personale riuscendo ad aggregare anche molti sindaci, assessori e consiglieri comunali.
Davanti al governatore De Luca, insomma, è comparsa una folla che poi ritornerà utile al politico casapullese per far pesare al governatore un atto di consenso alla sua nuova avventura elettorale, prevista del il 2020.
Ma delle immagini della convention di ieri, ci ha colpito soprattutto una, che parte dal presupposto che Gianpiero Zinzi, uscito da Forza Italia non farà più politica o quantomeno non si candiderà alle prossime elezioni europee.
La prima ipotesi è obiettivamente infondata; la seconda è tutt’altro che scontata, nel senso che esistono delle possibilità, ancora oggi, anzi oggi più di ieri, che Zinzi invece si candidi alle europee.
E allora questa definitiva ufficializzazione di una lieson iniziata già durante la campagna elettorale delle ultime politiche del 4 marzo, tra Nicola Caputo, europarlamentare uscente, ed Enrico De Cristofaro, sindaco di Aversa, finisce per diventare un fatto sorprendente.
Ora, è vero che lo stesso Zinzi è un pragmatico e magari, fino a quando non si definirà la sua posizione politica, non si è opposto a questa associazione tra De Cristofaro e Caputo, al punto che ieri sera il sindaco era scortato anche dall’assessore comunale Alfonso Oliva, ma è vero pure che se l’ex forzista dovesse scendere in campo per le europee si aspetterà un convinto appoggio da parte del sindaco di Aversa, che ha molto contribuito a far candidare e a far eleggere.
Per quanto riguarda l’effetto complementare di questa storia, cioè quello riguardante gli equilibri interni al Pd, siamo alle solite: De Cristofaro e mezza amministrazione di Aversa sono in appoggio a Caputo e quindi al Partito Democratico alle prossime elezioni per Strasburgo e Bruxelles;
l’altro pezzo, quello ufficiale, quello che ha presentato il simbolo del partito in alternativa a quello di Forza Italia con cui era schierato lo stesso De Cristofaro, è in una condizione di guerra interna, con il solito classico del film politico del genere horror della lite infinita dei due teverolesi Nicola Caputo e Stefano Graziano, a cui è legato (visto che ha ottenuto anche un posto di consulente alla Regione Campania) quel Marco Villano, oggi consigliere comunale di opposizione, che De Cristofaro sfidò alle amministrative del 2016.
In tutto questo casino, a godere è proprio Bosco, il quale non avendo mai assunto il vincolo politico di una iscrizione al Pd, si muove in libertà, costruendo un asse con Nicola Caputo, il quale si ritiene ancora protettissimo da Vincenzo De Luca, che ne propiziò l’elezione europea quattro anni e mezzo fa, a dispetto delle voci che indicano il governatore come molto impegnato a sostenere un’eventuale candidatura del suo vice in giunta regionale Bonavitacola.