LE FOTO MADDALONI. Il comune sta per richiudere al traffico pesante il Ponte Vapore. Tutti i retroscena, la posizione di Rfi e della Procura della repubblica

3 Gennaio 2019 - 18:32

MADDALONI(g.g.) Il comune di Maddaloni, nel momento in cui ha inibito il passaggio del cosiddetto Ponte Vapore ai mezzi pesanti, ha assecondato una indicazione tecnica di Rfi, cioè della società che lavora sulle infrastrutture delle ex ferrovie dello stato, oggi Trenitalia. Quel ponte è pericoloso, soprattutto lo sono quei parapetti laterali, assolutamente inconsistenti, ma anche non a norma, per contenere un eventuale sbandamento di un mezzo pesante che capovolgendosi piomberebbe diritto sui binari con le disastrose conseguenze facilmente immaginabili.

Qualche anno fa, un camion cadde davvero e non finì sui binari solo perchè una vastissima foresta di sterpaglie ne ammortizzò e, in parte, ne deviò la traiettoria. Su quella vicenda, intervenne anche la procura di Santa Maria Capua Vetere che giustamente, pensando che si trattasse di una misura ben calibrata in funzione di una garanzia per la pubblica incolumità, ha indicato all’amministrazione comunale di Maddaloni, la strada maestra di assecondare la posizione di Rfi. In un primo tempo, è stata apposta una segnaletica, un divieto di accesso ai mezzi pesanti. Ovviamente siccome qui la legge è un optional, camion e tir hanno continuato a percorrere il Ponte Vapore.

A quel punto, il comune ha costruito un impianto che fisicamente inibiva l’accesso al Ponte a quel tipo di mezzi. E proprio quell’impianto si è trovato davanti il camion dei vigili del fuoco che la sera di Capodanno, ha ricevuto una chiamata per un incendio nella zona di via Cancello.

Probabilmente c’è stato un equivoco perchè il comune di Maddaloni afferma di aver spedito il 20 dicembre una Pec al comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta, segnalando la costruzione di questo ostacolo insormontabile e invitando, nel caso di necessità di intervento della zona di via Cancello e dintorni, di entrare dalla traversa della prima rotonda, per intenderci quella costruita all’altezza del bar Antony. Via Ficucella, a cui si accede da Caserta anche in maniera più rapida, dato che si trova un paio di chilometri prima del Ponte Vapore.

Ovviamente, c’è il problema della localizzazione dell’intervento che può rendere più disagevole e lungo l’accesso alla zona specifica in cui si è verificato il sinistro.

Ma questa non è materia al momento in discussione. Semmai se ne potrà riparlare qualora la prefettura, magari su input degli stessi vigili del fuoco o di altre istituzioni che erogano i servizi di pronto soccorso e, più in generale, di protezione civile, si muovessero per promuovere una riflessione su questa problematica.

Il comune di Maddaloni, nei prossimi giorni, ricostruirà il muretto inibitorio e a quanto si sa, manderà il conto ai vigili del fuoco che martedì sera, primo gennaio, pressati dall’esigenza di dover intervenire ad estinguere un incendio, lo hanno demolito. Pare che di questo abbiano parlato nelle ultime ore il sindaco Andrea De Filippo e il vice comandante provinciale dei vigili.