Promotore ed animatore dell’iniziativa, il padrone di casa e presidente dell’associazione culturale Amici di Palazzo San Carlo, Gennaro Stroppolatini, che per l’occasione ha fatto coniare una medaglia commemorativa.
SANTA MARIA CAPUA VETERE Il decennio francese, il noto periodo storico che dal 1806 al 1815 vide sul trono del Regno di Napoli due re francesi dell’epopea napoleonica, Giuseppe Bonaparte fino al 1808 e Gioacchino Murat fino al 1815, ha prodotto effetti ben più ampi della sua relativamente breve durata. La città di Napoli subì una grande modernizzazione e fu ridisegnata dai progetti e dalle trasformazioni urbanistiche volute dai nuovi sovrani .
Ma le innovazioni politico-sociali più rilevanti furono
Non furono, come in ogni cosa, tutte rose e fiori. Secondo Croce,
Sta di fatto che, ancora oggi, la figura di Gioacchino Murat viene celebrata come quella di un regnante moderno ed illuminato.
E sabato scorso, nel palazzo San Carlo di S.Maria C.V., dimora storica e casa museo dedicata al teatro Massimo partenopeo, gli è stata dedicata la sala impero della residenza. Promotore ed animatore dell’iniziativa, il padrone di casa e presidente dell’associazione culturale Amici di Palazzo San Carlo, Gennaro Stroppolatini, che per l’evento ha fatto coniare una medaglia commemorativa.

Gennaro Stroppolatini
La riunione è stata occasione non solo mondana per la rara presenza del discendente principe Pierre Murat e dell’ambasciatore francese Christian Masset e di numerosi altri ospiti di rilievo, ma soprattutto culturale, secondo gli intendimenti di Stroppolatini. Difatti hanno tenuto una conferenza sulla vita di Murat i professori e storici Paolo Mascilli Migliorini, Luigi Mascilli Migliorini e Sergio Villar. Alla quale ha fatto seguito una pregevole ed applaudita esecuzione, per voci e pianoforte, dell’Inno a Murat, che fu composto da Gioacchino Rossini in omaggio al regnante.

Pierre Murat

Christian Masset
Con quest’ennesima, importante iniziativa, palazzo San Carlo si conferma, e per il casertano e per l’intera Campania, come casa del sapere, della conoscenza e della musica alta, che rappresentano irrinunciabili fattori di progresso civile.
Queste alcune fotografie della serata

La medaglia ricordo coniata per la circostanza