Lo scioglimento per camorra del comune di CASERTA “fa del bene” a Carlo Marino: l’ex sindaco becca oltre 30 MILA EURO
29 Ottobre 2025 - 10:32
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CASERTA – L’ex sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha ricevuto un’indennità di fine mandato di 31.597,35 euro. La somma è stata liquidata con una determinazione del Segretario Generale del Comune, a seguito dello scioglimento dell’amministrazione per condizionamento camorristico avvenuto lo scorso aprile.
Marino, eletto al ballottaggio nell’ottobre 2021 e proclamato sindaco il 13 novembre dello stesso anno, ha concluso il suo incarico il 23 aprile 2025. In quella data, un decreto del Presidente della Repubblica ha disposto lo scioglimento, con la successiva nomina di una Commissione Straordinaria per la gestione dell’ente.
Ricordiamo che se la causa scatenante della commissione d’accesso furono gli arresti del 13 giugno 2024 e l’indagine ai danni dei vari Franco Biondi, Luigi Vitelli (salvato dalla depenalizzazione del reato di abuso d’ufficio), Emiliano Casale, Massimiliano Marzo eccetera, le responsabilità politiche di Carlo Marino emersero molto di più nella relazione della commissione che poi portò allo scioglimento, in cui venivano citate, tra le altre cose, il predominio di una famiglia chiacchierata, i Dresia, re dei parcheggi a Caserta e grandi elettori dell’ex sindaco, oltre che i lavori nella casa di Puccianiello di Marino compiuti da una società connessa all’imprenditore condannato per camorra.
L’importo complessivo liquidato è così suddiviso: 29.121,98 euro per l’indennità vera e propria e 2.475,37 euro per l’Irap. Il calcolo è stato effettuato considerando una mensilità per ogni anno di mandato, proporzionalmente ridotta per i periodi inferiori all’anno, e commisurata all’indennità di funzione effettivamente corrisposta nel periodo. L’emolumento tiene conto delle variazioni normative intervenute durante il mandato, tra cui le disposizioni della Legge di Bilancio 2022 che hanno gradualmente incrementato le indennità dei sindaci, parametrandole al trattamento economico dei presidenti di regione.
