MADDALONI. Così il commissario e la segretaria comunale raschiano il fondo del barile: super incarico da 20 mila euro all’avvocato esterno Mimmo Santonastaso
1 Giugno 2018 - 12:58
MADDALONI – (g.g.) Una delibera scritta apposta e, forse, non solo dal commissario straordinario del comune di Maddaloni e dalla segretaria Laudando, con il preciso obiettivo di non farla leggere. Una narrativa tortuosa che incastra leggi in altre leggi, riforme che poi innescano conseguenze. Comunque, se qualcuno avrà da dire qualcosa su questo articolo, noi dedicheremo un’ora all’interpretazione di questa “folle” narrativa in burocratese estremo e poi vedremo se quello che è capitato era l’unica cosa possibile, se è vero che il comune di Maddaloni, dissestato e distrutto dagli sprechi e dal cattivo uso del denaro pubblico, potesse permettersi il lusso di farsi rappresentare da un professionista esterno, nel caso specifico l’avvocato Mimmo Santonastaso, nel giudizio, incardinato presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere dal dipendente Michele Delle Cave.
Dipendente che chiede al comune il versamento di 100 mila euro a saldo del lavoro che lui ha dovuto svolgere al di fuori delle mansioni stabilite nel suo contratto.
In pratica Michele Delle Cave è stato il dirigente di fatto dell’area finanziaria e oggi, non senza ragione, rappresentato dall’avvocato Aiello, batte cassa al comune.
Il commissario prima “impapocchia” di chiacchiere con la delibera che pubblichiamo in calce per arrivare a giustificare la concessione dell’incarico esterno, poi, lui e la segretaria Laudando, reduce da una esperienza al comune di Casapulla ai tempi di Nando Bosco, scelgono in maniera discrezionale Mimmo Santonastato accettando il compenso richiesto di quasi 20 mila euro.
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