MADDALONI. Hai capito “il coniglietto bagnato” Arturo Cerreto: in pochi anni si è occupato della gestione di milioni di euro, scuciti a Vincenzo Di Nuzzo per il canile

20 Giugno 2019 - 19:13

MADDALONI – L’avvocato Gianni Agnelli definì una volta Alessandro Del Piero, che in quell’occasione non aveva mostrato in campo un grande spirito combattivo, “un coniglio bagnato“. Leggendo, a suo tempo, l’ordinanza relativa all’allora sindaca Rosa De Lucia, c’era un personaggio che ad un certo punto sembrava prendere i proverbiali “paccheri” da tutti, in special modo dalla stessa sindaca, e dalla terribile compagna Cecilia D’Anna.

Il nome di Arturo Cerreto, funzionario del Comune di Maddaloni, emerse in tre o quattro pagine di quell’ordinanza, sempre dipinto come una sorta di vittima, terrorizzato dalle due “megere”.

A guardar bene quello che Arturo Cerreto gestisce, invece, verrebbe da dire, mutuando un vecchio detto napoletano, che “chi chiagn fotte a chi ride“. Arturo Cerreto è infatti il dominus del settore Ambiente, ma soprattutto gestisce il rapporto con il fornitore dei servizi di accoglienza dei cani randagi, che poi è sempre la stessa persona, cioè Vincenzo Di Nuzzo

con l’azienda Rifugio International.

Alla faccia del bicarbonato di sodio: questo qui per anni e anni ha beccato più di 18mila euro al mese, cioè più di 200mila euro all’anno dal comune di Maddaloni per il ricovero dei cani. Ce ne siamo accorti leggendo una determina con cui Arturo Cerreto. che ha sempre avuto l’esclusiva del rapporto con Di Nuzzo, liquida a quest’ultimo, “nelle more dell’espletamento della gara di appalto del servizio pluriennale in corso presso la SUA NA1“, quasi 37mila euro.

Il tempo delle more è finito e questo compenso, in pratica, forfettario è stato sostituito nel capitolato di una gara a cui, manco a dirlo, ha partecipato un solo concorrente. Indovinate chi? Vincenzo Di Nuzzo. Al sindaco Andrea De Filippo queste cose non dovrebbero piacere e dovrebbe vigilare molto di più per garantire un’autentica concorrenza degli appalti come questo che erogano tanti quattrini.

Nuova disciplina: 2,26 euro a cane più IVA con una presenza media, frutto di calcoli realizzati dal Cerreto di 497 euro e 20 centesimi al giorno, 14mila 916 euro al mese, cioè 3 mila 500 euro in meno rispetto al “mostruoso” corrispettivo liquidato con la determina, all’anno di 551mila 184 euro che diventano circa 670mila euro aggiungendovi l’IVA nell’arco dei tre anni di durata della convenzione, scaturita dall’appalto.

E’ una vicenda a approfondire, partendo dai fondamentali, cioè dalle norme che regolano il funzionamento e stabiliscono i requisiti di queste strutture. Vedremo di darvi qualche informazione migliore. Per intanto vi riassumiamo di nuovo i numeri.

Questa la struttura del nuovo affidamento. Non più un pagamento a forfait ma a cane ricoverato e a carcasse smaltite.

Viene stabilito in 2,26 più Iva, il corrispettivo al giorno per ciascun cane relativamente ai servizi di ricovero, custodia e mantenimento. Il che significa che per ogni animale, al giorno vengono pagati 497,20 euro, pari a 14mila 916 euro al mese.

Nell’ultima determina di affidamento del servizio di mantenimento dei cani randagi però, alla Rifugio international di Vincenzo Di Nuzzo andranno 18mila 673 euro e 42 centesimi al mese. Stessa cifra per il mese di marzo e per quello di aprile 2019.

 

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