MAGLIOCA+MAGLIOCCA=MODUGNO. Oltre mezzo milione di euro di lavori alla famiglia di CAPUA, con il figlio che ha trasformato il Teatro Ricciardi in una discoteca

25 Marzo 2024 - 19:50

Di nuovo, il sindaco-presidente di Provincia utilizza come stazione appaltante l’ente provinciale che guida da diversi anni. E non è che l’ultima volta sia andata benissimo

CAPUA/PIGNATARO MAGGIORE – Che Giorgio Magliocca sindaco scegliesse come stazione appaltante per le procedure di gara del suo comune l’Amministrazione provinciale di Caserta, guidata dal Giorgio Magliocca presidente di Provincia, ovviamente, non è che sorprende più di tanto.

La decisione, però, non era obbligata. Secondo quel poco che abbiamo trovato nella documentazione, visto che il bando, la determina e il progetto sono ormai scomparsi dall’albo online del comune di Pignataro, non si tratta di un intervento finanziato dal PNRR, quei soldi dell’Europa che sono caduti a pioggia sull’Italia e che in provincia di Caserta stanno facendo felici tanti imprenditori, tra cui soggetti accusati pesantemente di essere finanziatori della camorra. Infatti, i fondi PNRR devono per legge essere gestiti da enti di maggiori dimensioni e non da ogni comune beneficiario di linee di credito: ad esempio, le stazioni uniche appaltanti, il comune capoluogo (sic!), la provincia (ari-sic!) o le centrali di committenza come la (famigerata) CUC nolana o (l’altrettanto famigerata) l’Asmel.

L’ultima volta che avevamo trovato una procedure simile a questa si trattava dei lavori da 2

milioni e 876 mila euro per l’efficientamento energetico di Pignataro che, in pratica, sarebbe diventata una succursale luminosa dei parigini Campi Elisi grazie a questi lavori.

Lavori che, in realtà, sono rimasti misteriosamente bloccati, visto che all’aggiudicazione provvisoria con un risicato 4,87% di ribasso alla Costruzioni Generali Sud, società che il tribunale ha sequestrato a Raffaele Pezzella, colui che per la DDA di Napoli era il dominus occulto di questa società, a causa delle inchieste a suo carico relativamente a una presunta attività di corruzione negli uffici proprio della Provincia e al suo rapporto con il clan dei Casalesi, dicevamo, quell’aggiudicazione provvisoria non si è mai trasformata in definitiva, con i milioni di euro ormai congelati dalla data di pubblicazione della vittoria (provvisoria) di CGS, pubblicata in un caldo venerdì 11 agosto, dimenticati in un limbo che esiste più o meno dal momento in cui è emersa l’inchiesta di Calvi e il precedente sequestro della Finanza di Napoli sui beni di Pezzella.

Ma siamo sicuri che, questa volta, la procedura sviluppatasi del combinato disposto Pignataro-Provincia non subisca gli stessi rallentamenti e che la Vincenzo Modugno srl di Capua possa tranquillamente il attivare il cantiere per i lavori, base d’asta 587 mila euro, atti a trasformare l’ex mercato coperto della città in un nuovissimo, bellissimo centro polifunzionale.

E chissà – davvero chissà, visto che il progetto pare impossibile da rintracciare nella sezione amministrazione trasparente – se all’interno di questo nuovo edificio avrà sede anche un locale, un luogo di aggregazione per il ballo, un’attività che pare interessare il figlio del titolare della società capuana, Raffaele Modugno, ovvero quel Gianmaria Modugno che su CasertaCe abbiamo ospitato più volte rispetto alla discutibile scelta di ospitare serata di ballo, di discoteca, una specie di Capuadisco, per mutuare dal titolo della canzone dei The Kolors, con musica a tutto volume, all’interno del Teatro Ricciardi di Capua, del quale ha la gestione.

qui sotto, l’aggiudicazione provvisoria alla vincenzo modugno srl