MARCIANISE. Nonostante il Milleproroghe, il Comune vuole togliere la gestione dell’impianto di via Trentola ad Imparato. Quella doppia delega all’assessore di Gerardo Trombetta

23 Giugno 2023 - 13:10

Molto si sta parlando in questi giorni del destino degli impianti sportivi localizzati a pochi metri di distanza dal Progreditur. La Nubifero pare voglia andare avanti nonostante le Pec ricevute

MARCIANISE (G.G.) – Un approccio laico all’analisi di un qualsiasi tema significa prepararsi ad uno sforzo che punta ad escludere dalla trattazione, per quel che è possibile, ogni venatura strumentale che parta dalla considerazione dell’identità dei protagonisti in carne e ossa di quella vicenda, per arrivare poi ai contenuti della stessa.

Muovendosi in questo modo, il processo si depotenzia e le venature personali finiscono per rendere meno razionale la trattazione dei fatti.

L’approccio laico ribalta totalmente questo relazione: si parte dai fatti e si arriva alle persone qualora queste rappresentino qualcosa o qualcuno nell’ambito di un processo di diritto pubblico, il più delle volte di diritto amministrativo.

La premessa serve per dire che noi di Casertace ignoriamo completamente le biografie dei Buonpane o del signor Imparato, che ci dicono rappresenti l’associazione Terra di Lavoro o qualcosa del genere, un qualcosa che non andiamo nemmeno a cercare, perché il punto che ci interessa consiste nel mettere in relazione ciò che il Parlamento italiano ha deciso, approvando e convertendo in legge l’ultimo decreto detto delle “Mille Proroghe” e il comportamento dell’amministrazione comunale di Marcianise, che in questo caso si esprime attraverso gli atti di potestà amministrativa della signora Nubifero.

La quale, in tutta franchezza, facciamo fatica a criticare perché – da quando con una determina divenuta celeberrima si autonominò dirigente del Comune di Marcianise – ci è diventata simpatica perché, al tempo, ci rallegrò più di una giornata per quanto era surreale quella procedura, che poi fu ritirata.

Siccome l’approccio al rango di dirigente della signora Nubifero è stato indubbiamente problematico, siamo portati a prendere con le molle i suoi pur legittimi atti amministrativi.

La questione riguarda gli impianti sportivi di via Trentola 14, che questa società Terra di Lavoro o come cacchio si chiama, gestisce con l’istituto giuridico della concessione da diversi anni.

La convenzione stipulata con il Comune di Marcianise scade venerdì prossimo, 30 giugno.

Nei mesi scorsi, a settembre 2022, la signora Nubifero ha avvertito il concessionario rispetto ai termini di scadenza.

Ma a gennaio è arrivato il Mille Proroghe, legge che ha sancito testualmente un regime provvisorio che ha congelato, in pratica, le convenzioni in essere tra i Comuni ed altri enti pubblici, con i soggetti giuridici concessionari di beni e servizi nel settore sportivo:

A quanto ci risulta, per effetto di questo provvedimento legislativo, il concessionario degli impianti sportivi di via Trentola, che ospitano scuole calcio e altre attività, ha spedito più di una Pec al Comune di Marcianise, chiedendo di sancire e ufficializzare la proroga della concessione fino al 31 dicembre 2024.

La novità di questi giorni è rappresentata dal fatto che l’amministrazione comunale di Marcianise, attraverso la signora Nubifero, si appresterebbe invece a far partire la procedura per il nuovo affidamento in concessione di questi impianti sportivi.

Noi non sappiamo se Imparato, Buonpane e compagnia rientrino nei parametri, nei requisiti previsti dal decreto, poi legge, Mille Proroghe, tra le società e associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro.

Perché questo potrebbe essere dirimente nella decisione del Comune di Marcianise di andare avanti e di considerare esaurita la convenzione il prossimo 30 giugno.

Da questo punto di vista non è che il Comune possa continuare a non rispondere alle Pec inviate dai gestori. Gli uffici devono uscire allo scoperto, in modo da consentire eventualmente ai concessionari di ricorrere alla giustizia amministrativa per opporsi alla decisione del Comune.

Ora, dopo esserci occupati dei contenuti della vicenda, non può essere ignorato il dato politico.

In pochi, anzi pochissimi, hanno fatto caso al particolare zelo con cii il sindaco Antonio Trombetta ha declinato le deleghe dell’assessore Antonio Golino, espresso dalla coppia Gerardo Trombetta-Antonello Velardi e sostenuto, nell’ambito di una maggioranza che dopo il primo ribaltino sul presidente del consiglio comunale, è diventata tale ma soffre sempre di numeri pericolosi e barcollanti, da Giuseppe Tartaglione detto “sceriffo” che, in passato, ha rappresentato lui in giunta le idee e gli interessi di Gerardo Trombetta.

Questi ha svolto, com’è noto, molte funzioni nell’ambito delle istituzioni sportive provinciali, Federcalcio e anche nel Coni, se non ricordiamo male.

Ci ha colpiti, però, la particolare dovizia mostrata nel momento in cui si è voluto specificare che, nella materia sportiva, la delega assorbita da Golino non era solo quella allo Sport, ma anche quella agli impianti sportivi. Ora, è vero che va deciso fin dove possono arrivare le competenze in materia dell’assessorato ai Lavori Pubblici, ma di solito questo è affare dei Lavori Pubblici, che si muove in concordia e applicando tecnicamente gli indirizzi dettati dal delegato allo Sport.

E invece, è stata compiuta un’operazione diversa: Golino è assessore allo Sport e agli impianti Sportivi.

Tutta colpa di Freud? Insomma, Gerardo Trombetta mostra di avere le idee chiare e di essere molto interessato a tutte le dinamiche relative anche alla gestione degli impianti sportivi. A questo punto va da sé che questa vicenda degli impianti di via Trentola andrà seguita in maniera molto attenta proprio perché non si può escludere che esista una relazione tra la determinazione del comune a chiudere la partita della convenzione, nonostante il Mille Proroghe e le visioni/intenzioni di Gerardo Trombetta.