Ad Script

MARCIANISE. Per favore, non fate passare un guaio alla segretaria Terranova: se Velardi studiasse, saprebbe che non approvando il bilancio consolidato, non può al momento stabilizzare 13 Lsu su 19

5 Dicembre 2020 - 12:35

E menomale che ci siamo noi che offriamo su un piatto d’argento la possibilità di rimediare. Il problema non è in discussione perchè il decreto legge del giugno 2016, la sua conversione in legge dell’agosto 2016 ma soprattutto il maxi emendamento alla legge di bilancio del 2019 non lasciano adito a discussioni di sorta

 

MARCIANISE – (Gianluigi Guarino) ‘Sto Velardi ha tutte le fortune: “rimasti sotto la botta impressionati” dall’avvento della nuova segretaria generale Virginia Terranova, siamo pronti a dare addirittura una mano. Ma qui, più che una mano, occorre un piano Marshall culturale. Il fortunello, infatti, ha annunciato ai 4 venti che di qui a meno di un mese stabilizzerà non solo i 6 Lsu già previsti nel bilancio di previsione approvato a suo tempo dal commissario straordinario Michele Lastella, ma tutti e 19.

Piccolo particolare tecnico, ma proprio insignificante: mentre Michele Lastella, fino a quando è stato in carica, ha adempiuto a tutti quanti gli obblighi finanziari e contabili, il Velardi ha cominciato immediatamente con una violazione, giusto per far capire a chi non l’avesse ancora capito di che pasta sia fatto e di che tipo di legalità è rientrata al comune di Marcianise.

Il 30 novembre ha infatti approvato il riequilibrio di bilancio, relativo all’esercizio finanziario 2020, associandoci anche delle variazioni al bilancio di previsione 2021-2022. E ancora, l’applicazione dell’avanzo di amministrazione libero. Ora, possiamo ritenere, anche se non abbiamo elementi oggettivi per esserne certi, che le variazioni al bilancio di previsione siano anche legate all’operazione della stabilizzazione degli Lsu, visto e considerato che il commissario Lastella, nel rispetto dei piani di programmazione che aveva trovato in comune, si era mosso per 6 stabilizzazioni che sono assolutamente certe, perchè coperte da tutti gli adempimenti previsti dalla legge, cioè dall’apptrovazione di tutti i bilanci e di tutti i derivati dei medesimi.

A quanto ci risulta, Velardi non ha invece messo all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consolidato, che qui a Caserta è considerato una sorta di orpello, una questione meno importante, così come abbiamo sottolineato spesso quando ci siamo occupati delle folli modalità con cui vengono gestite finanze e bilanci del comune di Caserta che, non a caso, ha collezionato già due dissesti.

Il bilancio consolidato invece, è una cosa importante esattamente come lo è un bilancio di previsione e come lo è un conto consuntivo. Non a caso, la sua approvazione è prevista come obbligo all’interno del Tuel 267/2000, all’articolo 151: “Entro il 30 settembre l’ente approva il bilancio consolidato con i bilanci dei propri organismi e enti strumentali e delle società controllate e partecipate, secondo il principio applicato n. 4/4 di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118.“.

Ora, questo 30 settembre, siccome siamo in Italia, è una scadenza meramente indicativa. E figuriamoci se  quest’anno con il covid non veniva data ai comuni la possibilità di accedere ad una proroga, come se rendicontare la dinamica dei costi e dei ricavi del comune in relazione agli enti strumentali di cui è azionista unico o relativamente alle partecipazioni in società varie e di scopo, ad esempio Asi, Consorzio Idrico, per citare quelle più importanti, c’entrasse qualcosa con il covid che invece non c’azzecca proprio nulla. E non fosse, ancora, un fatto cruciale, essendo questo l’unico modo per rendere, almeno in linea di massima, autentico, ciò che poi verrà scritto in sede di conto consuntivo.

Per cui, se è vero che un comune, il quale non approva il bilancio consolidato, non subisce lo scioglimento dell’amministrazione e del consiglio comunale, così come capita nel caso in cui la mancata approvazione riguardi i bilanci di previsione, i conti consuntivi, i riequilibri vari, è anche vero che la sanzione applicata ai comuni che non rispettano i termini di approvazione del bilancio consolidato, è ugualmente severissima, anzi, oseremmo dire, anche peggiore di quella prevista per l’inadempienza sugli altri bilanci.

Non c’è dubbio che Marcianise sia un comune che questi termini, peraltro rinviati di due mesi per decisione del governo, rispetto alla data del 30 settembre (inutile) riportata dall’articolo 151 del Tuel, li abbia violati. Per cui, possiamo andare a vedere cosa può fare e cosa non può fare, sul fronte dell’amministrazione attiva, fino a quando questa inadempienza non sarà sanata dall’approvazione del bilancio consolidato.

Al riguardo, ci soccorre una lucida sentenza, la n. 41, emessa l’11 maggio 2020, dalla sezione regionale Marche della Corte dei Conti. Dopo aver impiantato la questione, partendo dal già citato articolo 151 del Tuel, la Corte dei Conti entra subito nel vivo dei contenuti sanzionatori concretizzatisi negli ultimi 4 anni, attraverso 3 interventi legislativi: il decreto legge 113 del 24 giugno 2016, la sua conversione (obbligatoria) da parte del Parlamento con modifiche del 7 agosto quando il citato decreto si è trasformato in legge dello Stato, precisamente la numero 160 e infine il maxi emendamento alla legge di bilancio relativa all’anno 2019 e a pprovato il 30 dicembre 2018, all’interno del quale la materia viene disciplinata dall’articolo 1, comma 904.

Dunque, al momento, la disciplina vigente è quella venuta fuori dalla legge di bilancio, una volta legge finanziaria, relativa all’anno 2019, che probabilmente ha fatto suoi, atti importanti del decreto del giugno 2016 e della legge dell’agosto 2016, apportando però qualche ulteriore modifica.

Al netto di tutto ciò, resta solennemente vigente il comma 904 dell’articolo 1: “In caso di mancato rispetto dei termini previsti per l’approvazione dei bilanci di previsione, dei rendiconti e del bilancio consolidato, nonché di mancato invio, entro trenta giorni dal termine previsto per l’approvazione, dei relativi dati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 13 della legge 31 dicembre 2009, n. 196, compresi i dati aggregati per voce del piano dei conti integrato, gli enti territoriali, ferma restando per gli enti locali che non rispettano i termini per l’approvazione dei bilanci di previsione e dei rendiconti la procedura prevista dall’articolo 141 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, non possono procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, fino a quando non abbiano adempiuto. E’ fatto altresì divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della disposizione del precedente periodo.“.

In questo passaggio c’è tutto. Si parte con un decisivo “fermo restando” che introduce alla distinzione, da noi già citata prima, degli effetti per la mancata approvazione del bilancio di previsione, del conto consuntivo e dei loro derivati (scioglimento in base all’articolo 141 del tuel), da quelli riguardanti la mancata approvazione del bilancio consolidato che non comportano lo scioglimento ma altri effetti.

Detto questo, eccoli qua, gli effetti: l’amministrazione comunale che non ha approvato il bilancio consolidato non va a casa se ha approvato, com’è successo a Marcianise, il riequilibrio, ma fino a quando non provvederà a sanare quella che è un’inadempienza che la prefettura potrà eventualmente sanzionare con una diffida formale, non potrà fare assunzioni di personale ma soprattutto non potrà stabilizzare personale precario. 

Su questo, non c’è dubbio alcuno perchè la Corte dei Conti non fa altro che citare testualmente una legge dello Stato. E se giustamente, la nostra pupilla Virginia Terranova ha la necessità di ambientarsi a Marcianise e dunque non ha potuto concentrarsi più di tanto, impegnata com’è, su diversi fronti a partire da quello delicatissimo del palazzetto dello sport (CLIKKA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO

), ci chiediamo cosa ci stiano a fare il sindaco, il suo assessore al bilancio e alle finanze Gabriele Amodio (che forse sul diritto penale esprime una cifra autorevole di cognizioni, ma sulla contabilità degli enti locali siamo ancora al di sotto del 18 all’università e forse anche al di sotto del 6 di terza ragioneria) e che stia a fare, il dirigente Franco Zinzi.

E allora, ritornando, in maniera circolare al punto di partenza, ribadiamo che Velardi è soccorso dalla fortuna. Se noi, infatti, stamattina, da tifosi della segretaria Terranova non avessimo ricordato questa cosa, non è improbabile che 13 Lsu su 19 non sarebbero stati stabilizzati. Per cui, rinnovando a tutti voi che governate le sorti della città di Marcianise, al netto della dottoressa Terranova che sconta solamente un problema di ambientamento, l’invito a studiare, a “buttare il sangue” sulle carte amministrative, così come facciamo noi di CasertaCe ogni giorno.

Riconvocate il consiglio e approvate il bilancio consolidato, così vediamo anche com’è messo il comune di Marcianise in termini di costi e ricavi, materiali e non, con il Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, e nel qual, il tal Crispino intasca una indennità mica da ridere da consigliere di amministrazione e Rachele Barbarano, moglie di GB Valentino, capogruppo di maggioranza di Marcianise continua a macinare un incarico professionale diretto dietro l’altro.