MARCIANISE. Quelli del ribaltone. Guerriero ha guerra in famiglia, attacca il PD ma la moglie e la madre si sono tesserate l’ultimo giorno 😂😂

8 Aprile 2025 - 19:03

Si avvia, infatti , a creare un gruppo con l’altro ribaltonista, lo zanniniano Nicola Russo e la ulteriormente zanniniana Carmela Laurenza, confermando in connubio biologico tra il consigliere regionale di Mondragone e Stefano Graziano

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MARCIANISE – (g.g.) Non riteniamo sia il caso di replicare a quel paio di insulti propinatici da Raffaele Guerriero, Chi conosce il sottoscritto e conosce lui, chi conosce i nostri modelli espressivi e chi conosce quelli di Guerriero per altro decisamente declinati nel già citato video messaggio postato nei giorni scorsi in Facebook contente gli insulti di cui prima, comprende anche perché non rispondiamo essendo stati noi sempre i suonatori dei dischi e mai i dichi che girano sul piatto. Ed è così per fatti completissimi, visto che è stato questo giornale a decretare la vittoria di Antonio

Trombetta e la sconfitta, per 61 voti, di Lina Tartaglione e di Dario Abbate attraverso la cancellazione totale della candidata a sindaco del centro sinistra nel corso dell’intera campagna elettorale. Ciò per una questione di principio e per la nostra etica che non abbiamo mai sotteso e mai sottenderemo a nessun rapporto personale

Al netto delle stupidaggini, Raffaele Guerriero, ammette il ribaltone. Lo spaccia per una roba nobile ma secondo il nostro punto di vista, trattasi di ribaltone punto e basta senza alcuna possibilità di emendamento.

Glielo spieghiamo e ve lo spieghiamo per l’ennesima volta: un minimo di serietà politica richiede che quando un consigliere comunale, eletto in una coalizione e in collegamento con un candidato sindaco, rompe e non è più d’accordo con la sua area politica di riferimento ha il sacrosanto dovere etico di dimettersi. Raffaele Guerriero avrebbe potuto ben abbracciare la causa di Antonio Trombetta. Si dimetteva da consigliere comunale del PD, si metteva a fare politica di militanza in uno dei movimenti civici o in un partito che appoggia Trombetta e alla prima occasione si candidava in questa nuova area politica chiedendo il voto per rappresentarla in consiglio comunale

Se si fa una cosa diversa- questo vale per Guerriero e per qualsiasi altro- si chiama ribaltone senza se e senza ma. E’ un tradimento politico, è una forma deteriore di trasformismo. Per quanto riguarda la vicenda del padre noi non abbiamo mancato assolutamente di rispetto a Giuseppe Guerriero. Ci siamo limitati a ricordare che 27 anni fa questi, fece a sua volta un ribaltone grazie al quale Gianfranco Foglia, sindaco espresso da Mimì Zinzi, salvò la sua poltrona. Stavolta abbiamo solamente assorbito quello che il partito popolare sancì con l’espulsione di Giuseppe Guerriero e quello che i giornali locali come dimostriamo nei due articoli che pubblichiamo in calce, definirono graziosamente “ribaltino”. Quindi, non se la prenda con noi, semmai con Pierino Squeglia con la Gazzetta di Caserta e con il Corriere di Caserta che al tempo tra le altre cose non era diretto dal sottoscritto come sarebbe poi capitato 4 anni dopo, a partire dal 2002

Raffaele Guerriero ha annunciato la costituzione di un nuovo gruppo consiliare: Giandomenico Colella gli ha detto di no dimostrando che dietro la sua area un po’ scanzonata e fringuellona esiste un’etica che lo porta a non fare gruppo con i ribaltonisti. E già, perché oltre a Guerriero il nuovo rassemblement dovrebbe essere composto anche dallo zanniniano Nicola Russo, ormai ribaltonista per antonomasia e dall’altra zanniniana Carmela Laurenza.

Insomma, un gruppo che andrà di nuovo a confermare la biologica consonanza, la naturale corrispondenza di amorosi sensi tra Giovanni Zannini, a cui rispondono Russo e Laurenza, e Raffaele Guerriero che risponde, invece, a Stefano Graziano deputato del PD. In conclusione va rimarcato che nel suo video Raffaele Guerriero ne dice di cotte e di crude proprio nei confronti del PD. E allora, almeno per questo, un moto di solidarietà si solleva in noi nei suoi confronti: evidentemente sta vivendo un momento molto difficile in famiglia, uno scontro duro con sua moglie Michela Nasta e con sua madre Lina Tirolese che, al contrario suo, hanno deciso di sottoscrivere la tessera del partito democratico forse compulsate proprio da Stefano Graziano che, dunque, spera in un ritorno sulla retta via del suo pupillo marcianisano. Per il momento ci sono i congressi attesi per l’estatate e dunque può ben impazzare la dialettica all’interno di casa Guerriero dopo che, ripetiamo, nell’ultimo giorno utile le signore Nasta e Tirolese si sono iscritte