MARCIANISE. Vergogna tutor. Tonnellate di ricorsi accolti ma il Comune non rimborsa

27 Maggio 2021 - 11:00

In calce alla nostra introduzione riassuntiva dell’argomento, la lettera inviataci dall’avvocato Antonio Domenico Grimaldi

 

MARCIANISE – Gli avvocati cominciano a mordere il freno, perché come avevamo largamente annunciato, la follia, estirpata purtroppo quando i guai erano già stati fatti dal commissario Lastella, di installare gli ormai famigerato tutor, si ripercuoterà pesantemente…indovinate su chi? Sul cittadino Antonello Velardi? Ma quando mai!
Naturalmente su quei fessacchioni dei marcianisani, cittadini a loro volta di un posto che a questo punto deve cambiare la simbologia e il brand del suo gonfalone, mettendoci un bel frustino come emblema del masochismo autolesionista di un popolo che si sta facendo fare letteralmente di tutto dal sindaco.
Da tempo, infatti, affluiscono negli uffici comunali le sentenze emesse a tonnellate dai giudici di pace che accolgono tutti i ricorsi presentati da chi è stato oggetto di sanzione, conseguenza di contravvenzione per aver violato il limite di velocità.
Sulla illiceità e illegittimità, ma soprattutto sulla cascata di quattrini affluita nelle casse dell’impresa privata (più di 2 milioni di euro, quando per il capitolato non poteva averne più di 700mila) abbiamo già scritto.
Oggi, con questa lettera di giustissima protesta, l’avvocato Antonio Domenico Grimaldi apre ufficialmente le ostilità nei confronti del sindaco Velardi e della sua amministrazione di oggi, ma anche di ieri – ci siamo capiti ex assessore.
Ciò capita perché non solo migliaia e migliaia di poveretti sono stati costretti a pagare multe salatissime, dovendo rispettare i termini che certo non venivano interrotti o addirittura congelati dall’istanza di ricorso presentata al giudice di pace.
Dall’altra parte, si vedono negare, oggi, nonostante i solleciti formali presentati da tanti avvocati come Grimaldi, semplicemente il giusto, cioè quello che gli è stato letteralmente rubato dalle tasche, dato che quel tutor era marcio sin dall’inizio.
Lo diciamo a posteriori?
Beh, andatevi a leggere tutti gli articoli da noi scritti quando fu impiantato che già contenevano gli elementi che poi hanno indotto la Repubblica Italiana, attraverso un viceprefetto vicario, al tempo commissario del Comune di Marcianise, di rimuoverlo con imbarazzo di fronte ai tanti che da quel tutor, ma soprattutto da chi lo aveva preteso, avevano ricevuto un gratuito (gratuito solo lui) sopruso.
LA LETTERA DI ASSO-CONSUM – Dovete sapere, egregi lettori, e/o consumatori, che il Comune di Marcianise aveva istallato, sul tratto di strada SP 335, un TUTOR per la rilevazione della velocità. Con limite di velocità a 60 km/h. Ebbene, sono state elevate multe per infrazioni al codice della strada per milioni di euro.
Incassati dal Comune di Marcianise, e dalla società affidataria della gara/appalto, per quell’aggeggio infernale, che su una strada come quella e con quel limite di velocità (ridicolo), ha fatto strage di automobilisti.
Come asso-consum, abbiamo seguito numerosi clienti, che si sono rivolti alla nostra associazione, poiché siamo stati i primi ad ottenere una sentenza di accoglimento con l’annullamento dei verbali presso il GDP DI SMCV.
Ne abbiamo fatto una vera e propria battaglia di civiltà. Ebbene, la beffa o meglio il colmo è il seguente. Il Comune di Marcianise, è stato condannato al pagamento delle spese legali, o al pagamento delle stesse direttamente agli automobilisti ricorrenti e vincitori. Ma nonostante le notifiche delle sentenze, dall’Ente di Corso Umberto I nessuna notizia. Siamo tutti impegnati, a dover precettare e addirittura ad effettuare i pignoramenti presso terzi.
La domanda, è, ma dove sono finiti i soldi dei verbali? Che nessuno ci venga a dire che le casse sono vuote, perché lo ripetiamo, il Comune ha incassato milioni e milioni di euro.
Cito il caso di un povero disgraziato, a cui hanno tentato di notificare il verbale, durante l’estate scorsa, perché viaggiava a 67 km/h. Non è stato trovato a casa dal postino, l’avviso di giacenza è rimasta carta straccia, da € 170 circa, comprese le notifiche, dopo 60 giorni il verbale, è raddoppiato arrivando a €340,00.
Nelle more, non avendo comunicato i dati di chi era alla guida, non conoscendo il verbale originale, gliene è stato notificato un secondo per violazione dell’art. 126 comma bis c.d.s.: altri € 270,00, con i soliti problemi di notifica. Non avendolo pagato si è raddoppiato e siamo ad € 540,00. In pratica, facendo il calcolo la somma è lievitata per una violazione (ridicola), ed illegittima come sentenziato dai Giudici di Pace, a circa € 900,00. E di casi simili, la nostra associazione ne ha avuto sotto mano centinaia, dove non si è potuto fare nulla.
Ci sarebbe tanto di quel materiale su cui la Procura della Repubblica avrebbe da lavorare, che oramai nemmeno più crediamo al loro intervento, poiché di esposti ne abbiamo presentati tantissimi.
Però metterci in condizione di non poter recuperare nemmeno le spese, o con molta difficoltà, statuite in sentenza, è semplicemente VERGOGNOSO.
Avv. Antonio Domenico Grimaldi (asso-consum)