Mezzo chilo di cocaina nella borsa frigo, finisce in carcere donna di 55 anni. Ricercato il figlio

26 Gennaio 2019 - 12:45

AVERSA – Una perquisizione andata a buon fine quella eseguita dagli uomini della Polizia di Aversa in un’abitazione di via Cadorna.

Chi viveva in quella casa era una donna di 55 anni, A.V., trovata in possesso di hashish ma soprattutto, stipato all’interno di una borsa frigo, mezzo chilo di cocaina pronta per essere immessa sul mercato. Non solo. In casa, tra portafogli ed altri ripostigli, gli agenti trovavano oltre mille euro in contanti che, si ipotizza, possano essere provento proprio della vendita della droga. La donna è stata arrestata e ora si trova nel carcere femminile di Pozzuoli.

 

IL COMUNICATO

 

Personale della Polizia di Stato ha proceduto all’arresto di Verde Assunta, 56 anni, resasi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente in concorso con il figlio Capone Luigi, allo stato irreperibile.
L’attività di indagine è stata avviata dalla Uigos del Commissariato di P. S. di Aversa, diretto dal Dott. Vincenzo Gallozzi, dopo aver appreso che il Capone Luigi e la madre Verde Assunta, utilizzavano un appartamento sito in Aversa alla via Cadorna, per occultare armi e sostanza stupefacente destinata allo spaccio.
Giunti presso quell’indirizzo, gli operatori accedevano all’appartamento segnalato per procedere a perquisizione domiciliare e si trovavano di fronte una vera e propria centrale dello spaccio.
Venivano rinvenuti, infatti, numerosi involucri di sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 500 grammi, 5 grammi di Hashish e numeroso materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi tra cui diversi bilancini di precisione, un fornello e una macchina per il confezionamento sottovuoto. Nella circostanza veniva rivenuta e sottoposta a sequestro anche la somma di euro 1370,00 ritenuta provento dell’attività di spaccio.
Alla luce di quanto rinvenuto, Verde Assunta, presente al momento delle perquisizioni, veniva dichiarata in arresto e posta a disposizione dell’A. G. mentre il il Capone Luigi veniva deferito in stato di libertà in quanto irreperibile.