MONDRAGONE. Cara amministrazione, è la somma che fa il totale: a colpi di somme urgenze, Rivetti, amico di Conte, incasserà decine e decine di migliaia di euro

11 Dicembre 2018 - 16:56

MONDRAGONE(g.g.) Avrebbe detto il principe De Curtis, “è la somma che fa il totale“. Quando abbiamo cominciato a a scrivere da 8, 9 mesi a questa parte, degli affidamenti diretti, quasi brevi manu, attribuiti alla Rm Impianti di Michele Rivetti, grande amico di ieri e di oggi dell’ex sindaco Ugo Alfredo Conte, siamo stati tacciati di fondamentalismo.

E che fa…tutto sommato sono 500 o mille euro. Mamma mia, sto CasertaCe, sta sempre a cercare il pelo nell’uovo per far polemica.” Ok, l’abbiamo incartato e portato a casa. Per qualche tempo, pur avendole trovate, non abbiamo scritto articoli su altri affidamenti pro-Rivetti.

Quando ci siamo imbattuti in questo qua, cioè nell’affidamento contenuto nella determina, a firma del solito Salvatore Catanzano, datata 6 dicembre, abbiamo ritenuto, invece, tenendo conto che siamo alla fine dell’anno, che il problema grave sul piano dell’etica morale, del continuo ricorso alla stessa impresa, per vari lavori e lavoretti di manutenzione, non è riprovevole nel racconto di uno, di due o di tre casi singoli.

Occorre ragionare valutando l’aspetto aritmetico dei fatti. Per la manutenzione degli impianti idraulici per le scuole Arcobaleno, De Amicis, Buonarroti e Da Vinci l’azienda di Rivetti ha incassato altri 2.530 euro dal comune di Mondragone. A questo punto, però, questi andrebbero sommati a tutti quelli già introitati dall’estate del 2016 in poi, cioè dal momento in cui si è insediata l’amministrazione comunale, guidata da Virgilio Pacifico.

Rispetto a questa cifra che sicuramente esprime un importo di decine di migliaia di euro, va fatta una proiezione per i rimanenti 2 anni e mezzo di consiliatura. Siamo convinti che saranno superati ampiamente i 50 mila euro.

Ora, è serio, è giusto che senza colpo ferire, con la storiella della somma urgenza, si attribuisca una rendita ad un’azienda senza che questa passi attraverso procedure di gara, le uniche, che, almeno sulla carta, dovrebbero garantire pari opportunità di accesso a queste forniture da parte di altre aziende della zona e del settore?

No, non è giusto.

 

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