MONDRAGONE (g.g.) – Come dice la canzone “Certi amori non finiscono mai…”. Fa un po’ specie scrivere dell’ultimo e veramente ultimo giorno del dirigente dell’ufficio tecnico del Comune Vincenzo De Lisa e associarlo ad un atto di governo importante e delicato in cui l’amministrazione comunale di Mondragone che negli anni le ha buscate dappertutto, primo dal collegio arbitrale, poi dalla corte di appello, poi dalla cassazione, ha chiuso la transazione con la Convim, titolare del servizio dei rifiuti negli anni ’90, impegnandosi a pagare la somma complessiva di 710mila euro, con 200mila già dati entro il 15 aprile e il restante in altre 3 rate. Per carità, nulla da dire sul titolo e sul diritto acquisito. Però, è chiaro che, metti tutto insieme, la transazione, il pensionamento di De Lisa, la famosa riunione fatta a casa di Esterina La Torre, cognata dell’ingegnere e sorella di Augusto La Torre, durante la quale alla presenza del boss, fu determinato l’attribuzione dell’appalto dei rifiuti a prezzi esorbitanti “un miliardo in più solo nel 95”, con l’azienda napoletana. Questa era entrata nella partita grazie ai rapporti di un altro nome noto della camorra mondragonese, cioè Giacomo Diana detto cappellone il quale aveva ceduto alla Covim la discarica di Bortolotto in quel di Castel Volturno, chiedendo a La Torre di trattare questa azienda come aveva trattato la sua.
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