MONDRAGONE. Si sgonfia il blitz alla ex clinica Salus. Nessun internato va in Sicilia, ma solo…
6 Luglio 2018 - 17:40
MONDRAGONE – Vanno fatte delle precisazioni a proposito della notizia che abbiamo dato stamattina sui 5 immigrati clandestini, sgomberati dalla ex clinica Salus, per i quali era stata prevista l’espulsione, così come trapelato dall’amministrazione comunale [CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO]. A quest’ora del pomeriggio, siamo in grado di raccontarvi cosa succederà effettivamente a queste persone: uno dei magrebini sarà trasferito a Potenza mentre per gli altri 4 è stato disposto il foglio di espulsione ma, difatti, resteranno comunque nel nostro paese.
Per questi ultimi, infatti, le autorità italiane, consegnando questo documento, hanno, in pratica, certificato che non si tratta di persone pericolose, così come accade ogni giorno per centinaia di immigrati che si trovano nel nostro paese. La concreta applicazione della misura non avviene, dunque i 4 non saranno né espulsi, né accompagnati alla frontiera.
A livello legislativo è stato applicato il cosiddetto allontanamento volontario da concordare con la persona espulsa: al quartetto è stato dato un periodo di tempo entro cui lasciare l’Italia [in genere si parla di un periodo compreso tra 7 e 15 giorni], misura che ha sostituito, dal 2011 in poi, l’espulsione forzata. Questa misura più leggera, applicata stamattina a Mondragone è prevista dal decreto legge 89/2011, emanato dal governo Berlusconi.