Morto in strada per una sparatoria. Condannati padre e figlio. I familiari: “Ci voleva la pena di morte”
27 Settembre 2019 - 10:30
GRAZZANISE – Ieri è stata emessa la sentenza per la sparatoria avvenuta in Toscana nella quale morì Salvatore De Simone e rimasero ferite alcune persone. Il giudice Mauro Mezzaluna, in rito abbreviato ha condannato all’ergastolo Raffaele Papa e a 20 anni il padre Antonio, ex vicesindaco di Grazzanise negli anni 90.
Raffaele Papa e’ stato ritenuto colpevole dell’omicidio con l’aggravante dei futili motivi e su istigazione del genitore, e di tentato omicidio per i gravi ferimenti di Massimiliano De Simone, fratello della vittima, e Paola Martinozzi, una farmacista che stava passando per caso raggiunta da un proiettile al collo che le ha causato lesioni gravissime irreversibili. Antonio Papa e’ stato condannato per omicidio in concorso e porto di arma clandestina. Esclusa per entrambi la premeditazione.
Il delitto avvenne a Follonica il 13 aprile 2017 al culmine di una sparatoria in strada in cui rimase ucciso, come scritto, Salvatore De Simone.
“L’ergastolo e’ poco. Ci sarebbe voluta la pena di morte”.
Secondo Giuseppa Marcelli “e’ stato un agguato premeditato, questo non me lo toglie dalla testa nessuno. E’ stato il papa’ a portarlo a prendere la pistola nella zona industriale e la madre e’ stata con lui 40 minuti prima del fatto. Se era nervoso, avrebbero potuto calmarlo e invece… Adesso speriamo che marcisca in carcere”. Silvana Rodrigues De Souza, moglie di Salvatore De Simone, ha detto: “C’e’ poco da aggiungere, l’ergastolo ce lo aspettavamo ma l’unica cosa giusta in un caso del genere sarebbe stata la pena di morte. Non mi sento di dire altro”.